È ancora scontro sulla nuova manovra finanziaria che deve entrare in vigore a partire dal primo gennaio 2020. I partiti di maggioranza, infatti, non riescono a trovare un accordo su alcune misure contenute nella Legge di Bilancio, in particolare quelle sul comparto pensionistico, mentre il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte avrebbe annunciato la riunione di un nuovo vertice di maggioranza.

Nella Legge di Stabilità anche Ape Sociale e OD

"Lunedì faremo un altro vertice di maggioranza. Bisogna fare squadra, chi non la pensa così è fuori dal governo" ha spiegato il premier a margine di alcuni scontri che si sono susseguiti su alcuni punti critici della manovra.

Stando a quanto riporta il quotidiano Il Sole 24 Ore, anche a gennaio 2020 verrà confermato l'Ape Sociale, che consiste in un sussidio-ponte fino ad un massimo di 1500 euro mensili a favore dei lavoratori che hanno raggiunto almeno 63 anni di età anagrafica unitamente ai 30 anni di anzianità contributiva (36 in caso di lavoratori gravosi) e che si trova in condizioni economiche disagiate. Nel documento programmatico di bilancio, è indicata una proroga della sperimentazione per tutto il 2020, visto che nel 2019 le istanze di adesioni hanno raggiunto circa 14 mila unità.

Inoltre, è prevista anche la proroga del regime sperimentale Opzione donna che, invece, consente il pensionamento anticipato a partire dai 58 anni di età anagrafica (59 anni per le autonome) unitamente ai 35 anni di contribuzione, con l'assegno pensionistico ricalcolato con il metodo contributivo: stando alle stime dell'Inps, nell'ultimo triennio sono state autorizzate circa 30 mila uscite con una spesa complessiva di circa 207 milioni di euro, mentre nel primo semestre 2019 le domande di adesione hanno raggiunto le 15 mila unità.

Ancora scontri su Quota 100, probabile modifica dal 2021

Sempre secondo Il Sole 24 Ore, nel 2020 dovrebbe arrivare anche la mini-rivalutazione degli assegni lordi fra i 1.522 e i 2.029 euro. Sono questi i temi che sembrerebbero ormai dati per certi nella nuova Legge di Stabilità, anche se occorre trovare un accordo sul meccanismo della Quota 100: il Movimento 5 Stelle continua a difendere la misura varata dal precedente esecutivo giallo-verde, mentre Italia Viva starebbe pensando a nuovi emendamenti da presentare in Parlamento allo scopo di eliminare definitivamente la riforma, oltre a far slittare la finestra mobile di nove mesi come ipotizzato dai tecnici del Ministero delle Finanze.

"C'è un Italia che non si arrende all'atteggiamento populista e non si riconosce negli accordi tra Pd e M5S, non siamo il partito delle manette del reddito di cittadinanza e non appoggiamo Quota 100", ha spiegato ancora il leader di Italia Viva Matteo Renzi. Il Premier Conte, invece, starebbe cercando delle misure alternative a Quota 100: risulta abbastanza probabile, infatti, che la misura venga confermata per tutto il 2020 ma non restano escluse modifiche negli anni a seguire.