Dal 1° gennaio 2020 arriveranno gli aumenti delle Pensioni già in pagamento quest'anno: è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 27 novembre 2019, infatti, il Decreto interministeriale dell'Economia e del Lavoro che adegua gli importi delle pensioni all'inflazione. Si tratterà di mini-aumenti che saranno commisurati all'indice di inflazione calcolato dall'Istat per il 2019 pari allo 0,4 per cento. Tuttavia questa percentuale, già modesta, verrà applicata al 100% per gli importi delle pensioni fino a tre volte il minimo (corrispondenti a mensili fino a 1.539 euro lordi) con allargamento, da confermare nella legge di Bilancio 2020, anche alle pensioni da tre a quattro volte il minimo dell'intera percentuale di inflazione (e non solo del 97% dello 0,40%).

Gli assegni pensionistici più alti, invece, avranno il riconoscimento di un tasso di adeguamento via via decrescente, con aumenti progressivi più ridotti.

Aumento pensioni, ultime novità oggi su perequazione inflazione del 2019 su assegni 2020

Dando per molto probabile l'adeguamento delle pensioni da tre a quattro volte la pensione minima e quindi qualche centesimo in più rispetto agli attuali calcoli delle pensioni lorde fino a 2.052 euro, gli assegni registreranno un aumento comunque contenuto a partire dal 1° gennaio 2020. Pertanto, applicando lo 0,4 per cento pieno alle pensioni lorde di 800 euro, l'aumento dal prossimo gennaio porterà gli assegni a 803,20 euro, mentre le pensioni lorde di 1.000 euro arriveranno a 1.004,00 euro.

A seguire le pensioni da 1.200 euro verranno rivalutate, sempre della percentuale dello 0,4 per cento piena, a 1.204,80 mentre gli assegni di 1.400 euro avranno un aumento a 1.405,60. Considerando ancora al 97 per cento la percentuale di perequazione delle pensioni da tre a quattro volte il minimo (e quindi una rivalutazione dello 0,39% anziché dello 0,40), le pensioni da 1.600 euro aumenteranno a 1.606,24, quelle da 1.800 euro a 1.807,02 e quelle da 2.000 euro a 2.007,80.

Se dovesse essere confermata dalla legge di Bilancio 2020 la perequazione allo 0,40 per cento, gli importi di queste ultime tre fasce di pensione dovrebbero essere riviste al rialzo, ma si tratterebbe di un +0,01% stimabile in pochi centesimi.

Pensioni: ecco di quanto aumenterà la pensione dal 1° gennaio 2020

Per pensioni superiori a 2.052,40 euro (ovvero per assegni da quattro a cinque volte la pensione minima) la percentuale di perequazione si abbassa notevolmente.

Infatti, per le pensioni da 2.300 euro lordi l'aumento calcolato al 77%, corrispondente ad un aumento dello 0,31 per cento, è di circa 7 euro (2.307,13 euro), mentre le pensioni di 2.500 euro aumenteranno a 2.507,75). Analogamente, per pensioni lorde di 2.800 e di 3.000 euro, gli aumenti (calcolati al +0,21%) si assesteranno, rispettivamente, a 2.805,88 e 3.006,30. Salendo di importo delle pensioni, i mensili di 3.500 euro (con incremento dello 0,19 per cento) da gennaio si incrementeranno a 3.506,65 euro, mentre per pensioni di 4.000 euro l'aumento sarà a 4.007,60. E' da notare la progressione della perequazione delle pensioni: l'aumento degli importi di 4.000 euro è inferiore, di qualche centesimo, alle pensioni della metà dell'importo, ovvero dei mensili di 2.000 euro.

Difatti, la percentuale di aumento diminuisce progressivamente per le pensioni di importo superiori e si assesta su un aumento di 7-8 euro: per mensili di 4.200 euro l'importo di gennaio sarà di 4.207,56 euro, per quelle da 4.500 euro l'aumento sarà a 4.508,10 (+0,18%). Infine, le pensioni di 4.700 e 5.500 otterranno un incremento di mensile pari, rispettivamente, a 4.707,52 e 5.508,80 euro (+0,16%).