Continuano a registrarsi divisioni nella maggioranza di governo sulla riforma delle Pensioni. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, continua a criticare, in ogni occasione, la pensione anticipata con Quota 100 introdotta dal precedente governo gialloverde. “Un autogol per il Paese”, così l’ex premier ha definito oggi la misura che consente di accedere al trattamento previdenziale a 62 anni con 38 anni di contributi, cioè ben cinque anni prima di quanto prevede attualmente la legge Fornero per la pensione di vecchiaia (67 anni più 20 di contributi).

Manovra, Renzi all’attacco della Quota 100 e del reddito di cittadinanza

“Non dà aiuto alla pensione – ha aggiunto Renzi a Linkiesta Festival a Milano - a chi ha fatto un lavoro pesante”. Il leader di Italia Viva ha ricordato che il suo governo aveva già introdotto nel sistema previdenziale nuovi elementi di flessibilità in uscita istituendo l’Anticipo pensionistico sociale che, così come la Quota 100, sarà riconfermato con la legge di Bilancio 2020. Nella Manovra economica e finanziaria troverà spazio anche la proroga del regime sperimentale di Opzione donna che consente alle lavoratrici l’accesso anticipato al trattamento pensionistico a 58 anni se dipendenti e a 59 anni se autonome con 35 anni di anzianità contributiva.

Non ci sarà spazio, invece, per l’istituzione della Quota 41 tanto attesa dai lavoratori precoci.

Secondo il leader di Iv Quota 100 non aiuta chi ha fatto un lavoro pesante

Continuando a parlare della Quota 100, il senatore Renzi ha ribadito oggi che si tratta di una misura molto costosa che coinvolge poche persone. “Prende duecentomila persone – ha detto Renzi - e spende venti miliardi per mandarli in pensione un anno e mezzo prima.

È – ha sottolineato - un errore clamoroso”. Oltre alla nuova formula di pensione anticipata il leader di Italia Viva continua a criticare l’altra misura simbolo del precedente governo gialloverde, cioè il reddito di cittadinanza. “Quota 100 – ha detto Matteo Renzi - ha un consenso parlamentare, come il reddito di cittadinanza che costa meno – ha aggiunto - ma è un errore educativo, perché educa ad avere un sussidio”.

Non mancano critiche al leader della Lega Matteo Salvini che dall'opposizione continua a difendere la quota 100 che, secondo i dati forniti dall’Inps, ha già consentito a oltre 190mila lavoratori di presentare domanda di pensione superando la tanto contestata legge Fornero. Secondo l’ex presidente del Consiglio “Quota 100 tradisce l'approccio di Salvini. Fa spot – ha ribadito come riporta l’agenzia di stampa La Presse - e non risolve problemi".