Il riscatto degli anni di corso universitario consente di accelerare l'accesso alle varie Pensioni anticipate senza dover attendere la pensione di vecchiaia ma, in ogni modo, per chi rientri nel sistema contributivo puro, l'uscita anticipata potrà avvenire non prima dei 64 anni di età, a meno che non si benefici di momentanei canali di uscita come quota 100 o opzione donna. È questo il caso preso in esame dagli esperti di pensioni de 'Il Sole 24 Ore' relativo ad un lavoratore di 37 anni, dipendente dal 2007. Anche alla luce della recente circolare dell'Inps numero 6 del 2020 che ha allargato le casistiche di ricorso alle pensioni anticipate, con la laurea magistrale conseguita nel 2006 il richiedente potrebbe aderire al riscatto degli anni di corso con gli oneri agevolati (pari a 5.260 euro per ogni anno da riscattare) oppure protendere per il metodo di calcolo tradizionale.

Tuttavia, il dubbio del lettore è inerente agli anni di sconto da lavoro dei quali potrebbe beneficiare con il riscatto della laurea. In altre parole, il riscatto di cinque anni di corso permetterebbero di andare in pensione cinque anni prima oppure è necessario far riferimento alle leggi previdenziali che nel frattempo entreranno in vigore?

Pensioni anticipate: riscattare la laurea utile per agganciare quota 100, opzione donna e anticipata contributiva

La risposta degli esperti di pensioni de 'Il Sole 24 Ore' tiene conto del fatto che il riscatto della laurea consentirebbe l'uscita dal mondo del lavoro con una delle formule di pensione anticipata (ad oggi anche la quota 100 oppure l'opzione donna che consento l'uscita anche prima dei 64 anni) senza dover attendere il compimento dei 67 anni per la pensione di vecchiaia.

Tuttavia, considerando la giovane età del lavoratore, non è possibile stabilire esattamente quale sia la prima data utile per la pensione poiché è necessario tener conto dell'evoluzione della legislazione previdenziale da qui ai prossimi decenni e, dunque, ai requisiti di uscita che verranno richiesti al momento del pensionamento.

Pensioni anticipate: chi può fare domanda di riscatto laurea per uscita da lavoro

In ogni modo, gli anni di studio del richiedente sono collocati dopo il 1996, condizione che consente al lavoratore di poter richiedere il riscatto della laurea con il meccanismo contributivo, beneficiando dell'onere agevolato di 5.260 euro per ogni anno per il quale si richieda il riscatto.

Sia in questo caso, sia nell'eventualità che il lavoratore dovesse chiedere il riscatto degli studi con il metodo tradizionale (il cui costo si calcola moltiplicando il reddito lordo degli ultimi 12 mesi precedenti la richiesta per il numero di anni di corso per la percentuale del 33 per cento essendo un lavoratore dipendente, condizione che può risultare vantaggiosa nel caso in cui si percepisca un reddito basso), il richiedente otterrebbe risultati utili sia ai fini del diritto di pensionamento che come importo mensile della pensione.

Pensioni anticipate: prima data utile di uscita con riscatto laurea rispetto alle pensioni di vecchiaia

È importante rilevare, ai fini di quando si potrà andare in pensione (anticipata), che il richiedente rientra pienamente nel metodo contributivo puro, ovvero è un lavoratore che ha iniziato a versare contributi successivamente al 31 dicembre 1995.

Al riscatto agevolato della laurea possono accedere anche i lavoratori che abbiano conseguito il titolo prima del 1996, purché accettino il ricalcolo con metodo contributivo della futura pensione. Il richiedente, inoltre, ricadendo nel meccanismo contributivo, potrà già da oggi fissare l'obiettivo della presunta prima data utile per il pensionamento all'età di 64 anni, in presenza di 20 anni minimi di contributi, purché il futuro assegno pensionistico sia superiore, di 2,8 volte, all'importo dell'assegno sociale. Si chiama pensione anticipata contributiva e va distinta dalle uscite anticipate dei soli contributi maturabili con 42 anni e 10 mesi di versamenti. Due sono le avvertenze: l'età di pensionamento a 64 anni è soggetta alla revisione dell'aspettativa di vita al pari dell'indice determinato per le pensioni di vecchiaia.

Quando quest'ultima aumenta di uno o tre mesi, anche l'età della pensione anticipata contributiva aumenta nella stessa misura. Inoltre, a questo meccanismo potrebbero accedere anche i lavoratori che non rientrino nel contributivo puro (ovvero che abbiano iniziato a lavorare prima del 1996) purché abbiano almeno un mese versato nella Gestione separata Inps.