L’indennizzo di 600 euro per le Partite Iva sarà pagato dall’Inps entro la fine del mese di marzo attraverso un accredito sul conto corrente. L’assicurazione è giunta direttamente dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nel corso dell’audizione, effettuata in videoconferenza, sul decreto legge Cura Italia, alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Gualtieri ha inoltre riferito che il governo è al lavoro ad un nuovo decreto di sostegno all’economia per le misura da prendere nel mese di aprile che tenga conto delle nuove chiusure delle attività produttive.

Insieme ai lavoratori dipendenti, che potranno beneficiare di un bonus di 100 euro per i giorni in cui sono dovuti andare sul posto di lavoro in presenza delle note restrizioni, anche le altre categorie di lavoratori potranno quindi beneficiare di un parziale ristoro per il blocco delle attività.

Assegno di 600 euro alle Partite Iva, domanda sul sito Inps e pagamento entro fine mese

I 600 euro di indennizzo previsti per il mese di marzo a beneficio delle Partite Iva dal dl Cura Italia, “dovranno essere pagati dall’Inps entro la fine del mese”. Sono queste le indicazioni del ministro Gualtieri che ha anche assicurato che il modulo per la domanda sarà disponibile, sempre sul sito Inps, nei prossimi giorni e potrà essere inoltrata in via telematica direttamente dal sito oppure attraverso i patronati.

L’indennità di sostegno per i lavoratori autonomi riguarda, per il momento, il mese di marzo, ma non è escluso, visto il protrarsi della situazione emergenziale causata dall’epidemia di Coronavirus, che la misura possa essere replicata per il mese di aprile.

A chi spetta l’indennizzo Inps di 600 euro

In attesa della pubblicazione del modulo per la domanda sul sito Inps, l’Istituto ha intanto reso noti, attraverso il messaggio 1288/2020, alcuni chiarimenti su chi sono i destinatari dell’indennizzo di 600 euro.

Queste le categorie che potranno accedere al beneficio:

  • liberi professionisti la cui partita IVA risulti attiva alla data del 23 febbraio 2020 e iscritti alla gestione separata Inps;
  • co.co.co. con rapporto attivo al 23 febbraio 2020 e iscritti alla gestione separata Inps;
  • lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali Inps (artigiani, commercianti e coltivatori diretti);
  • lavoratori stagionali del turismo che hanno cessato il rapporto di lavoro nel periodo 1° gennaio 2019 /17 marzo 2020 e non hanno attualmente un rapporto di lavoro dipendente;
  • lavoratori agricoli a tempo determinato con almeno 50 giornate di lavoro nel 2019;
  • lavoratori dello spettacolo con almeno 30 giorni di lavoro nel 2019, un reddito inferiore a 50 mila euro e che non hanno attualmente un rapporto di lavoro dipendente.

Per avere diritto all’indennizzo, per tutte le categorie elencante è previsto che non debbano essere titolari di pensione.

Dall’elenco dei beneficiari sono esclusi i professionisti iscritti ai rispettivi Ordini e Collegi in quanto fanno capo, per le prestazioni previdenziali, a Casse privatizzate (ad esempio, architetti, avvocati, ecc.) alla cui iniziativa è lasciata l’istituzione di misure a sostegno del reddito per i propri iscritti.

Il decreto Cura Italia, ha comunque istituito a loro beneficio un apposito “Fondo per il reddito di ultima istanza” con una dote limitata i cui tempi, criteri e modalità di attribuzione sono ancora da definire.