Il reddito di cittadinanza è la misura assistenziale che da aprile 2019 l'Inps eroga a cittadini e famiglie in stato di necessità. Un aiuto a famiglie che hanno redditi, patrimonio e condizioni familiari disagiate. Lo stato di bisogno di un nucleo familiare viene verificato dall'Inps attraverso l'Isee. Per questo il reddito di cittadinanza è una misura collegata necessariamente alla certificazione Isee che deve essere in corso di validità e deve avere parametri che rientrino nei limiti previsti dalla normativa relativa al sussidio. Proprio l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente è il motivo per il quale molte famiglie e soggetti che hanno percepito il reddito di cittadinanza già nei mesi precedenti adesso non hanno ricevuto la ricarica di febbraio.

Ma l'Inps ha già specificato che nei prossimi giorni riprenderanno i pagamenti del sussidio, naturalmente solo per chi è in regola.

Perché nessuna ricarica per molti beneficiari?

Il modello Isee si richiede presentando la Dichiarazione sostitutiva unica. Si tratta della autocertificazione con cui i richiedenti dichiarano all'Inps la composizione del loro nucleo familiare, i redditi e i patrimoni di tutti i componenti e tutte le altre situazioni che incidono sulla loro condizione di disagio, come la presenza di invalidi nel nucleo familiare. Gli Isee scadono il 31 dicembre di ciascun anno e pertanto chi non ha rinnovato l'Isee che ha garantito la fruizione del sussidio fino a gennaio, adesso non è in regola con una delle condizioni principali per percepire il benefit.

L'Isee andava rinnovato entro il 31 gennaio per poter continuare a percepire il sussidio, sempre che le situazioni di disagio fossero state confermate anche quest'anno. Per chi ha rinnovato l'Isee a febbraio, evidentemente l'Inps non ha fatto in tempo ad agganciarlo al pagamento del reddito di cittadinanza.

Dsu non significa Isee a posto

Il mancato pagamento però non riguarda solo soggetti che hanno dimenticato di presentare la Dsu. Infatti segnalazioni a Caf e Patronati da parte delle famiglie in orbita reddito e pensioni di cittadinanza, dimostrano come il mancato pagamento riguardi anche soggetti che hanno provveduto a rinnovare la Dichiarazione sostitutiva unica.

In questo caso però è facile che ci siano delle anomalie in questa dichiarazione, perché l'Inps nel caso in cui riscontrasse queste difformità tra i dati dichiarati dal cittadino e quelli in possesso dell'Istituto, di fatto non rilascia l'Isee corretto e lo rilascia in modalità difforme. In parole povere, l'Isee andrebbe corretto per renderlo utile alla fruizione del beneficio del reddito di cittadinanza.

Le nuove date utili all'incasso

L'Inps ha già provveduto a specificare che solo alle famiglie per le quali non sono stati riscontrati problemi sull'Isee è stato possibile effettuare la ricarica regolarmente, mentre per gli altri bisognerà provvedere a risolvere le anomalie e ripristinare il pagamento.

Stando a ciò che sottolinea l'Inps, i pagamenti riprenderanno il 13 marzo, dopo la tornata classica avvenuta tra il 27 ed il 29 febbraio. Naturalmente parliamo della ricarica di febbraio, perché per tutti quella di marzo sarà dal 27 al 30.