E' stato sottoscritto ieri, 30 marzo, l'accordo tra il Governo e l'Associazione banche italiane per l'anticipo della cassa integrazione ai lavoratori italiani che sono stati colpiti dalla crisi generata dalla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale.

Durante la video conferenza tenutasi ieri tra la Ministra del Lavoro italiano, Nunzia Catalfo, e l'Abi (Associazione banche italiane) con presenti anche i sindacati e le varie associazioni datoriali, è stato finalmente trovato un punto d'accordo. La Ministra stessa ha infatti annunciato al termine della video conferenza, durata circa 7 ore, che è stato siglato il Protocollo attraverso il quale le banche si impegnano ad anticipare, con condizioni favorevoli, la somma dovuta per la cassa integrazione a tutti quei lavoratori che ne hanno diritto.

Questa manovra dovrebbe permettere quindi a tutti quei lavoratori italiani che sono stati toccati dalla crisi dovuta al Covid-19 di poter affrontare nell'immediato le difficoltà economiche a cui la pandemia sta sottoponendo l'intera nazione.

L’anticipazione dell’indennità, nel concreto, avverrà mediante l’apertura di credito in un conto corrente apposito, se richiesto dalla banca, per un importo forfettario complessivo che ammonta a 1.400 €. In sostanza è stato statuito che l’erogazione proceda per mezzo dell’apertura di credito in un conto corrente da parte della banca, apertura di credito che terminerà con il versamento da parte dell’Inps del trattamento di integrazione salariale.

L'accordo prevede l'anticipo della cassa integrazione da parte delle banche

La Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha dunque annunciato ieri sia in videoconferenza sia su Facebook che è stato trovato un accordo tra il Governo, l'ABI e le parti sociali affinchè gli istituti di credito italiani anticipino la cassa integrazione ai lavoratori, il tutto per velocizzare le classiche procedure di accredito (le tempistiche di necessità e urgenza dettate dalla situazione non consentivano di affidarsi in toto alla complessa macchina dell'Inps).

Le banche da parte loro avevano già annunciato tramite alcune dichiarazioni dell'Abi e delle Organizzazioni sindacali del settore bancario la volontà di voler partecipare al processo di accredito degli assegni di cassa integrazione per aiutare i cittadini italiani e dalle parole adesso si è passati ai fatti. L'Inps si è per converso impegnato a rimborsare ai vari istituti di credito la somma anticipata entro 7 mesi al massimo.

Le banche saranno comunque tenute ad anticipare la somma dovuta ad ogni cittadino con condizioni favorevoli, l'istituto di credito al quale il lavoratore richiederà la cassa integrazione non applicherà dunque alcun interesse aggiuntivo.

Questo Protocollo avrà validità fino al 31 dicembre 2020 e permetterà ai lavoratori di ricevere quando dovuto entro Pasqua, rispettando quindi ciò che aveva richiesto il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giuseppe Conte, ovvero che i sussidi per lavoratori e famiglie fossero erogati in tempi brevi.

'Grazie alla convenzione appena firmata sull'anticipo della cassa integrazione da parte delle banche ai lavoratori i primi assegni di cassa potranno arrivare entro Pasqua' ha chiosato il ministro dell'Economia, Stefano Patuanelli, intervistato da Radio24 in merito alla firma del protocollo d'intesa.