L' emergenza Coronavirus potrebbe spingere il governo a varare misure urgenti anche per le Pensioni in essere, per quei pensionati che ricevono già la pensione. Ne ha parlato il Viceministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Buffagni. L'ipotesi è di mandare i pensionati alla cassa già a fine marzo, per prelevare la pensione di aprile. Misure anti assembramento, perché è da evitare la corsa agli uffici postali ed alle banche i giorni di pagamento delle pensioni. Allargare le giornate utili potrebbe essere una soluzione. Lo riporta un articolo del quotidiano "Il Giornale" diretto da Alessandro Sallusti.

Anticipo pensione per evitare assembramenti

Il viceministro dello Sviluppo Economico, il "grillino" Stefano Buffagni, ha ipotizzato la possibilità che l'Inps possa dare mandato ai pagamenti dei ratei di pensione di aprile, già nell'ultima settimana di marzo. Secondo Buffagni si potrebbe partire intorno al 26 marzo. Un anticipo di pensione però, che riguarderebbe solo il prelievo mediante bancomat, perché sarebbe un controsenso aprire ai pagamenti anticipati tramite sportello fisico degli uffici, perché potrebbe portare solo ad anticipare gli assembramenti. Ed è proprio il ridurre gli assembramenti agli uffici postali o agli istituti di credito quello che questa ipotesi vuole evitare. In pratica, per i pensionati il trattamento previdenziale spettante ad aprile sarebbe disponibile per il prelievo tramite cassa automatica, qualche giorno prima del solito.

Ipotesi fattibile?

Come dicevamo si tratta di una ipotesi, ma il fatto che ne ha parlato un rappresentante del governo, dimostra che quanto meno se ne sta parlando. Adesso bisogna vedere quali saranno i prossimi passi dell'azione di governo per capire cosa ancora si farà per l'emergenza sanitaria ed economica del Paese. Diversi organi di stampa hanno anticipato questa possibilità, su cui è intervenuta anche Nunzia Catalfo, il Ministro del Lavoro.

Il Viceministro Buffagni lo ha detto a chiare lettere intervenendo alla trasmissione di Rete 4, "Fuori dal Coro" di Mario Giordano, andata in onda ieri sera. L'ipotesi è stata confermata anche dal Ministro del Lavoro, perchè anche per la Catalfo infatti, governo, Inps e Poste stanno lavorando su questa ipotesi che potrebbe prevedere una erogazione della pensione a scaglioni, dal 26 marzo al 1° aprile.

Il Ministro è intervenuto durante la trasmissione di La7 , "Tagadà". SI tratterebbe di un'altra misura emergenziale, l'ennesimo provvedimento che in questi giorni il Consiglio dei Ministri sta varando, a partire dai 25 miliardi di euro che dovrebbero dare ossigeno a lavoratori, imprese e famiglie.