Dopo i bonus per il mese di marzo, che il governo ha prodotto con il decreto "Cura Italia", visto il perdurare dell'emergenza, l'esecutivo sta valutando nuove misure anche per aprile e maggio. Il DPCM n° 18 ha previsto un bonus da 600 euro per diverse categorie di lavoratori. Dai commercianti agli artigiani, che hanno dovuto chiudere per via della pandemia, fino ai lavoratori stagionali del turismo e dell'agricoltura, fermati nelle loro attività lavorative dai divieti sopraggiunti. Bonus che ad aprile potrebbero subire un restyling. Per il bonus autonomi e Partite Iva per esempio, ci potrebbe essere un aumento di 200 euro rispetto a marzo.

Ma le ipotesi per il nuovo Dpcm non si fermano a questo, perché si parla anche di reddito di emergenza e di bonus figli.

Cosa potrebbe cambiare per le Partite Iva

Una cosa che molti hanno contestato del decreto di marzo è l'importo destinato ai lavoratori. Per i commercianti e gli artigiani, soprattutto quelli che hanno chiuso l'attività per via delle restrizioni imposte dal governo, 600 euro sono sembrati pochi. Ed è così che potrebbe arrivare un aumento ad 800 euro di questa indennità. Ma in seno al governo c'è anche l'idea di rendere il bonus più selettivo, nel senso che potrebbe essere assegnato a quelle Partite Iva che hanno subito la maggiore riduzione di guadagno per via del lockdown.

Reddito di emergenza, come funzionerebbe

Sta facendo molto discutere una nuova misura che molti rappresentanti del governo stanno pubblicizzando come una di quelle in lavorazione. Si tratta del reddito di emergenza, una misura più generalizzata rispetto al bonus 600 euro di marzo. Una misura che andrebbe a dare sostegno a molti di quelli che sono rimasti esclusi dalle misure del Dpcm Cura Italia.

Un bonus di 600 euro anche a badanti e colf, a precari e a lavoratori in nero. Anche la Ministra del lavoro, Nunzia Catalfo ha parlato di reddito di emergenza, magari allargando il campo di applicazione del reddito di cittadinanza, eliminando il collegamento della casa di proprietà ai vincoli per la concessione del sussidio, o al calcolo del beneficio economico erogato.

E potrebbe arrivare anche il bonus da 400 euro per i lavoratori in nero, che dovrebbero dichiararsi e dimostrare di aver avuto anche poche settimane di attività senza essere assunti regolarmente.

Benefit famiglie con figli fino a 14 anni

E potrebbe esserci anche una novità che riguarda le famiglie con i figli a carico. Una sorta di bonus bebè allargato, che potrebbe mantenere gli stessi importi e requisiti reddituali di quello che oggi viene assegnato ai bambini fino ad un anno di vita. Il bonus che vede il Ministro per la famiglia Elena Bonetti tra i promotori della proposta, riguarderebbe famiglie con uno o più bambini fino a 14 anni di età. Si concederebbero 80 euro a famiglia con un valore Isee superiore a 40mila euro, 120 euro a famiglie con un Isee sopra 7mila e fino a 40mila euro e 160 euro per famiglie con Isee inferiore a 7mila euro.