Il premio di 100 euro per i lavoratori dipendenti verrà calcolato automaticamente a partire dalla retribuzione di aprile e comunque entro le operazioni di conguaglio di fine anno, in base alle ore di lavoro effettuate, in sede o in trasferta nel mese di marzo. L'ha stabilito la circolare n. 8/E del 3 aprile dell'Agenzia delle Entrate che ha chiarito anche i criteri di detrminazione del reddito per gli aventi diritto. Era già stato stabilito che il beneficio fosse erogato ai dipendenti con redditi fino a 40.000 euro. L'attuale circolare aggiuntiva ha reso noto che, ai fini della determinazione della soglia reddituale, occorre considerare solo i redditi soggetti all'Irpef e non quelli inerenti la tassazione separata o l'imposta sostitutiva.

Nel caso in cui il datore di lavoro tenuto all'erogazione del premio non sia lo stesso che ha rilasciato la Certificazione Unica dei redditi dell'anno precedente e quindi non sia a conoscenza dei redditi del 2019 del lavoratore, quest'ultimo avrà la possibilità di presentare un'autocertificazione.

Come viene calcolato il premio

Nel quarto paragrafo della circolare vengono anche date istruzioni in merito alla quantificazione dell'incentivo. L'importo del bonus sarà calcolato per il mese di marzo, in base al "rapporto tra le ore effettive lavorate nel mese e le ore lavorabili come previsto contrattualmente". È chiaro, dunque che l'Ente ha deciso di distribuire il premio in base ad un criterio orario e non giornaliero.

Per quanto concerne i lavoratori licenziati e i neo assunti, a loro spetterà un bonus in proporzione ai giorni di lavoro svolti nella suddetta sede nel mese di marzo 2020. Solo in questi casi il calcolo per l'erogazione avviene in base ai giorni e non alle ore lavorate.

Cos'è il bonus di 100 euro e a chi spetta

Il bonus di 100 euro è stato istituito dal decreto Cura Italia del 17 marzo, specificatamente nel comma 1 dell'articolo 63.

Il premio è rivolto ai lavoratori subordinati e non partecipa alla formazione del reddito. Si tratta di una misura finalizzata a combattere l'emergenza Coronavirus sul fronte dell'economia: un'incentivo per i lavoratori rimasti nella propria sede di lavoro, in quanto non soggetta alle attività sottoposte all'interruzione stabilita dal decreto 'Io resto a casa'.

Il bonus sarà elargito in favore dei dipendenti che hanno lavorato materialmente in azienda, data l'inattuabilità della modalità smart working. A questo proposito, una nota ha specificato che: "I percettori sono i dipendenti titolari di quei redditi che derivano da rapporti che hanno per oggetto la prestazione di lavoro, con qualsiasi qualifica, alle dipendenze e sotto la direzione di altri, compreso il lavoro a domicilio, quando esso è da considerarsi lavoro dipendente secondo le norme della legislazione del lavoro" (sono pertanto esclusi i pensionati).