Il Decreto Scuola, varato dal Consiglio dei ministri, ha delineato due possibili scenari riguardo l'esame di maturità e quello di terza media a seconda che si rientri a scuola il 18 maggio o non si ritorni prima di settembre. Se le scuole riapriranno entro il 18 maggio, l'ipotesi è quella di far sostenere agli studenti maturandi, tutti ammessi agli esami, una prova nazionale di italiano e una seconda prova messa a punto da una commissione interna. Se, invece, il rientro in aula fosse posticipato al prossimo settembre, l'esame di Stato verrebbe sostenuto online mediante un'unica prova orale.

Per quanto riguarda l'esame di terza media, non sarà abolito e gli studenti saranno valutati dai professori mediante l'elaborazione di una tesina inviata telematicamente. Per gli alunni delle altre classi ci sarà la promozione per tutti. Il Decreto ha così confermato il lavoro svolto in questi ultimi giorni dalla ministra della pubblica istruzione Lucia Azzolina.

Decreto scuola, le principali novità

Le principali novità contenute nella bozza del Decreto scuola riguardano le commissioni per gli esami di maturità, per i circa 500mila studenti, che saranno composte da docenti interni ad eccezione del presidente che sarà un membro esterno; la data di inizio del prossimo anno scolastico potrà essere modificata con accordo Stato/regioni; il recupero e l'integrazione degli apprendimenti di quest'anno potranno essere svolti nell'anno scolastico 2020/21 e, se il problema del virus non sarà superato nemmeno a settembre si continuerà con la didattica a distanza; i libri di testo approvati nell'anno scolastico in corso saranno approvati anche per il prossimo, come da richiesta dei sindacati scuola; la didattica a distanza diventa obbligatoria mediante gli strumenti digitali disponibili; gli scrutini, nel caso non si rientri a scuola il 18 maggio, si svolgeranno in forma telematica; ci sarà lo slittamento dell'aggiornamento delle graduatorie d'istituto; altra novità riguarda il Consiglio superiore della pubblica istruzione che dovrà rendere il proprio parere sui provvedimenti che riguardano la scuola entro e non oltre sette giorni, al termine dei quali diventa prescindibile.

Decreto scuola, sì al bando di concorsi per assunzioni personale docente ed educativo

Il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri stabilisce che il Ministero della pubblica istruzione ha la facoltà di bandire concorsi per assumere personale docente ed educativo anche durante l'emergenza sanitaria da Covid-19, fermo restando i limiti e le restrizioni sullo svolgimento delle procedure concorsuali.

Le prove di concorso per accedere al pubblico impiego, tuttavia, saranno sospese per 60 giorni a decorrere dall'entrata in vigore del decreto tranne per quelli che prevedono valutazioni su base curriculari che potranno svolgersi in modalità telematica.