I lavoratori in cassa integrazione potranno richiedere un anticipo di 1.400 euro, senza interessi, che la banca verserà direttamente su un conto corrente specifico. È questo il contenuto della convenzione firmata dal ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, con sindacati e Abi (Associazione bancaria italiana) affinché i lavoratori posti in cassa integrazione, autorizzata dal decreto Cura Italia in conseguenza della pandemia da Coronavirus, non debbano attendere le tempistiche Inps per i pagamenti dei trattamenti relativi alle varie forme di integrazione salariale (cassa integrazione ordinaria o in deroga e assegno del Fondo di integrazione salariale).

Tempistiche che rischiano di allungarsi ulteriormente in virtù della mole di richieste che l’Istituto si trova a fronteggiare nella gestione dei vari sussidi, come bonus 600 euro per i lavoratori autonomi e voucher baby sitting, introdotti dallo stesso decreto.

Anticipo pagamento cassa integrazione Inps, la convenzione con le banche

La convenzione firmata con Abi non è altro che la riproposizione di un analogo accordo del 2009 che prevede l’anticipo, da parte delle banche, di quanto dovuto dall’Inps per il pagamento della cassa integrazione. L’anticipazione dell’indennità avverrà su un apposito conto corrente, la cui apertura e successiva chiusura non avrà alcun costo per il lavoratore, e potrà essere richiesta alla banca per un importo massimo di 1.400 euro, somma corrispondente a tutto il periodo di Cig autorizzata, nove settimane a zero ore, eventualmente ricalcolate in base alle effettive ore di cassa integrazione usufruite o riparametrate in caso di contratti part time.

La convenzione è immediatamente operativa e potrà essere reiterata in caso di intervento legislativo che proroghi il periodo massimo del trattamento di integrazione salariale ordinario e in deroga attualmente previsto per gli effetti del Covid-19. Secondo quanto comunicato dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, le richieste di cassa integrazione in deroga giunte fino ad ora riguardano 1,4 milioni di lavoratori.

Come richiedere anticipo della cassa integrazione fino a 1.400 euro senza interessi

Per attivare il meccanismo di pagamento anticipato della cassa integrazione è necessario, innanzitutto, che l’azienda faccia richiesta della cig per emergenza Covid-19, specificando la sospensione dal lavoro del dipendente a zero ore e facendo richiesta di pagamento diretto da parte dell’Inps.

A questo punto, il lavoratore dovrà compilare il modulo, che la banca renderà disponibile online per evitare accessi agli sportelli, con la domanda per l’anticipo dell’integrazione e reinviarlo via mail. È ovviamente necessario che la banca in questione sia tra quelle che hanno sottoscritto la convenzione.

L’anticipo, che dovrebbe essere versato entro pochi giorni, non avrà alcun costo per il lavoratore, neanche in termini di interessi e di spese di istruttoria, ed è, a tutti gli effetti, un prestito garantito dall’Inps che sarà restituito alle banche dallo stesso istituto previdenziale entro un termine fissato a sette mesi. Solo nel caso in cui, trascorsi i sette mesi, l’Inps non restituisca il prestito a causa del mancato accoglimento della richiesta di integrazione salariale, l’istituto bancario potrà chiederne la restituzione al lavoratore entro 30 giorni. Qualora anche il lavoratore risulti inadempiente, sarà il datore di lavoro a versare gli emolumenti e tutte le componenti retributive spettanti al lavoratore, fino alla concorrenza del debito.