Ad oggi 4 maggio 2020, nessuna comunicazione ufficiale dall'istituto di previdenza dell'Inps, sulla data di pagamento del bonus di 600 euro previsto dal governo per il mese di marzo. Sono ancora in tanti i lavoratori che leggono “in attesa di esito” nella sezione del sito INPS dedicata all' istanza. Con molta probabilità, per queste domande ci potrebbero essere degli errori commessi in fase di inserimento della stessa. Al momento, il sistema consente di modificare soltanto eventuali errori attinenti al codice Iban errato o di variare la modalità di pagamento inizialmente indicata.

Non sono consentite modifiche in caso si sia commesso un'errore nella categoria di lavoro o nella qualifica, errori molto diffusi dati i numerosi disservizi nei giorni di invio delle domande sul sito dell'Inps. L'unica comunicazione del Inps riguardo il bonus risale al 29 aprile. In particolare sulla profilo ufficiale twitter ufficiale dell'inps con un post del 29 aprile si comunica che alla data del 27 aprile, erano state ricevute circa 225.000 domande con numero IBAN non corretto. Il post ha inoltre precisato che circa 300.000 domande erano state respinte per cumulo con altri sussidi quali pensione o reddito di cittadinanza e che circa 630.000 domande erano in stato di verifica\correzione.

Questa mattina l'Inps ha pubblicato sul proprio profilo Twitter l'esonero contributivo per le assunzioni di giovani fino a 35 anni.

Assunzioni di giovani fino a 35 anni: esonero contributivo

Nello specifico nella circolare dell'Inps numero 57 dello scorso martedì 28 aprile, l'ente di previdenza fornisce le informazioni sui datori di lavoro che potranno beneficiare dell’esonero contributivo previsto dal Governo.

Nella circolare numero 57 vengono chiariti i requisiti necessari per poterne usufruire. L’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro è stato disposto al fine di promuovere l’occupazione giovanile stabile. Le assunzioni dovranno avvenire con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a tutele crescenti (per lavoratori fino a 35 anni di età).

La riduzione sarà valida per un massimo di 36 mesi dalla data di assunzione del lavoratore e può essere riconosciuta, per l’eventuale periodo residuo, ad altri datori di lavoro. Inoltre, l'Inps ha comunicato anche i dati sui beneficiari relativi al 30 aprile 2020 sulla Cassa integrazione ordinaria e Assegno ordinario. I beneficiari complessivi ammontano a 8.013.994, di cui 5.157.062 sono già stati anticipati dalle aziende con conguaglio INPS. In corso di pagamento diretto risultano essere 2.856.932.