Non sarà un bonus di 800 euro la misura di sostegno economico per autonomi e partite Iva. L'orientamento del governo, trapelato da indiscrezioni giornalistiche, è quello di arrivare ad una proroga della misura con le stesse cifre di marzo (600 euro) per la mensilità di aprile, andando a varare una strada diversa per maggio. In quel caso si dovrebbe salire fino all'erogazione di 1.000 euro, a fronte, però, della certificazione di un calo del fatturato nel periodo in cui l'emergenza sanitaria ha bloccato l'economia del Paese.

Bonus 600 confermato: Conte e Gualtieri puntano a tempi più brevi

Nei giorni scorsi sia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che il Ministro dell'Economia avevano annunciato l'intenzione di snellire le procedure burocratiche per il rinnovo del bonus a quanti lo avevano percepito a marzo. Avevano fatto presupporre che l'indennità sarebbe stata rinnovata a coloro i quali l'avessero percepita a marzo, mantenendo dunque i requisiti previsti anche per aprile. L'ipotesi, però, di limitarsi ad innalzare a 800 per tutti l'ammortizzatore sociale, lascia spazio ad un semplice rinnovo della cifra già versata. Secondo quanto trapelato dalle parole di Conte e Gualtieri l'obiettivo è provvedere ai bonifici con un semplice click attraverso un sito dell'Inps e in tempi rapidissimi dall'emanazione del decreto.

Scenario che, se verificato, eviterà le attese oggetto di polemiche avute in occasione del primo versamento di marzo.

Bonus sale a 1000 euro a maggio con calo del fatturato

Le indiscrezioni riportate da Il Fatto Quotidiano (edizione del 3 maggio) rivelano che il bonus 600 euro con il decreto di maggio arriverà a subire un'evoluzione per la mensilità relativa al quinto mese dell'anno.

Sembrano, infatti, destinati a beneficiare di 1000 euro coloro i quali avranno subito un calo del reddito di almeno il 33% nel secondo bimestre (marzo-aprile) 2020 rispetto al 2019. Occorrerà essere professionisti titolari di partite Iva o iscritti alla Gestione Separata e non essere titolati di forme previdenziali o pensioni.

A loro si aggiungono chi aveva un rapporto di collaborazione coordinata e quantitativa, iscritti alle Gestioni speciali dell'Ago sempre con la stessa prerogativa di aver dovuto rilevare un sensibile calo del fatturato nel periodo riconosciuto (marzo-aprile) come quello dell'emergenza sanitaria. Le indiscrezioni, inoltre, riferiscono di 1000 euro assegnati a colori i quali sono iscritti alle gestioni speciali dell'Ago. Per chi, invece, è impiegato nel settore turistico o nel settore termale toccheranno 600 euro. Non resta che attendere per capire come si evolveranno le cose in maniera ufficiale.