I Concorsi Pubblici sono stati sospesi a seguito delle norme restrittive necessarie per contrastare la diffusione del nuovo Coronavirus. Ma, subentrando la cosiddetta fase 2, potrebbe essere emanato un nuovo decreto governativo per indicare le regole per la ripresa dello svolgimento delle selezioni per il personale della pubblica amministrazione. Infatti, per lo svolgimento delle prove di selezione sarà probabilmente necessario, in base alle attuali norme, ripensare la modalità di spostamento dei candidati.

Fase 2, novità in vista per i concorsi pubblici

Con l’avvio della fase 2 si potrebbero sbloccare i concorsi sospesi all’inizio dell’emergenza sanitaria. A tanti concorsi bloccati si andranno ad aggiungere quelli previsti da tre nuovi bandi pubblicati in Gazzetta ufficiale per la scuola che porteranno all’assunzione di circa 60.000 docenti a partire dal prossimo anno scolastico.

Pertanto, è ipotizzabile che nel prossimo decreto legge approvato dal Governo non venga contemplato il prolungamento della sospensione delle prove di concorso, ma che invece vengano indicate una serie di regole per lo svolgimento dei concorsi. Inoltre, anche proprio il ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, ha dichiarato che ci saranno nuove regole per garantire la possibilità di sostenere le prove di accesso ai bandi in sicurezza.

Concorsi pubblici, l'ipotesi di prove decentrate

Le prove concorsuali, pertanto, potrebbero svolgersi in modo decentrato, prevedendo sedi appropriate sui vari territori. Inoltre, il ministero della Pubblica Amministrazione starebbe lavorando per potenziare la digitalizzazione e la messa online di maggiori contenuti. In questo modo, i candidati potrebbero sostenere le prove d’esame mediante l’utilizzo di strumenti informatici.

Infine, il ministro Dadone ha espresso l’ipotesi di poter svolgere le prove orali in video conferenza. In una recente intervista a 'Coffee Break', infatti, il ministro per la Pubblica Amministrazione ha sottolineato che: "Oggi una procedura concorsuale può durare anche 18 mesi. Inoltre queste procedure prevedono molte prove e comportano spostamenti di persone da tutta Italia per svolgere i concorsi a Roma.

Fare le prove su supporto informatico può sembrare una banalità, ma oggi buona parte delle prove scritte viene ancora fatta su carta". Al momento si tratta di ipotesi, ma ben presto il nuovo decreto dovrebbe fare chiarezza definitivamente sulla ripartenza dei concorsi pubblici.

Concorso scuola infanzia e primaria

Nei giorni scorsi è stato pubblicato in gazzetta ufficiale un bando di selezione per la scuola d’infanzia e la primaria. Sarà possibile inviare la propria adesione al bando dal 15 giugno al 31 luglio 2020, mentre le prove di selezione si svolgeranno in autunno. Il concorso avrà carattere regionale per un totale di posti pari a 12.863 unità. Nel bando sono previste una prova scritta e una prova orale, oltre alla valutazione dei titoli posseduti.

Per poter partecipare al bando di selezione è necessaria una laurea in scienze della formazione primaria, oppure il diploma magistrale con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico. I candidati per poter presentare la domanda di adesione al bando dovranno utilizzare una piattaforma online specifica.