Nuove assunzioni straordinarie di agenti di Polizia Penitenziaria mediante lo scorrimento delle graduatorie ancora vigenti. È quanto chiede il Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), a margine dell'incontro tenutosi nei giorni scorsi fra le organizzazioni sindacali, il nuovo capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria Dino Petralia e il vice Capo Dap Roberto Tartaglia.

Tra le priorità il ripristino della sicurezza nelle carceri

L'incontro tenutosi in video-conferenza ha avuto in oggetto numerose problematiche che si riscontrano negli istituti penitenziari italiani.

Dopo i saluti di rito e la presentazione, infatti, sono state discusse le priorità illustrate dal Sappe, ponendo come obiettivo il ridimensionamento degli episodi critici, ovvero, il ripristino dell'ordine e della sicurezza nelle carceri. Le numerose aggressioni nei confronti degli agenti di Polizia Penitenziaria sono ormai note a tutti; un fenomeno connesso con il sovraffollamento delle carceri, la notevole carenza di personale, la presenza di detenuti con problemi psichiatrici e la vigilanza dinamica. Inoltre, il Sappe ha evidenziato anche la mancanza di idonei di strumenti di difesa e protezione individuale in dotazione agli operatori di polizia come ad esempio, pistole elettriche e spray urticanti.

Il Sappe chiede assunzioni straordinarie di agenti

Tra i principali argomenti da mettere sul tavolo anche quello riguardante le assunzioni straordinarie di nuovi agenti attraverso lo scorrimento delle graduatorie ancora valide, al fine di evitare di perdere un anno di turnover. Con i pensionamenti del 2020 e l'impossibilità di procedere ad un nuovo bando di concorso, infatti, si farà sempre più sentire la carenza degli organici negli istituti penitenziari italiani.

La procedura concorsuale per il reclutamento di 754 allievi agenti, ampliata a 938, è ancora aperta anche a causa della pandemia che ha causato il rinvio delle prove fino a data da destinarsi. Ciò non consentirà l'inizio del corso di formazione prima della fine dell'anno. Per questo motivo, molti candidati che hanno partecipato al concorso indetto lo scorso anno continuano a chiedere uno scorrimento delle graduatorie, al fine di reclutare nuovo personale in tempi più rapidi.

"Sarebbe il caso che taluno prendesse finalmente coscienza che lo spessore politico, la notorietà e l'autorevolezza di un sindacato non si costruiscono con le chiacchiere che si fanno al tavolo di trattativa. Piuttosto, sarebbe meglio che, invece di alzare la voce, si migliorassero gli argomenti", scrive il Sappe nel comunicato del 30 maggio 2020.

Previsti altri incontri per affrontare le problematiche delle carceri

Nei prossimi incontri saranno sentiti anche i Direttori Generali, i Provveditori, i Direttori degli istituti penitenziari, i Comandanti, le organizzazioni sindacali e altro personale dell'Amministrazione Penitenziaria, al fine di arrivare a una stesura di una circolare per affrontare le problematiche delle carceri.