È stato pubblicato un concorso pubblico del ministero della Giustizia per l’assunzione a tempo indeterminato di 95 funzionari della professionalità giuridico-pedagogica. Il bando, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – IV serie speciale Concorsi ed Esami - n° 42 del 29 maggio 2020, è riservato a candidati laureati che potranno inoltrare domanda entro la scadenza fissata per il prossimo 28 giugno.

Con la fine del lockdown riprende, quindi, la stagione dei concorsi nella Pubblica Amministrazione, le cui pubblicazioni erano state anch’esse bloccate in conseguenza dell’emergenza sanitaria.

Bando di concorso ministero della Giustizia: requisiti, domanda e scadenza

Il concorso pubblico bandito dal ministero della Giustizia mette a disposizione 95 posti a tempo indeterminato per funzionari del settore giuridico-pedagogico da impiegare presso il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. I requisiti richiesti sono i soliti previsti per i Concorsi Pubblici, vale a dire:

  • Cittadinanza italiana;
  • Pieno godimento dei diritti politici e civili;
  • Idoneità fisica all’impiego e allo svolgimento delle mansioni previste dalla figura professionale;
  • Qualità morali e di condotta adeguate.

Per quanto riguarda il titolo di studio, è richiesto il diploma di laurea in una delle discipline riportate all’articolo 3 comma c del bando di concorso.

La domanda per partecipare al concorso dovrà essere inviata in modalità telematica, utilizzando l’apposito modulo predisposto sul sito del ministero, all’indirizzo web giustizia.it. La data ultima per l’invio delle domande è fissata al 28 giugno 2020, ovvero 30 giorni dopo la pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale.

Prove di esame del concorso per 95 funzionari al ministero della Giustizia

Le prove di esame del concorso per 95 funzionari al ministero della Giustizia consisteranno in due prove scritte ed una orale che potranno essere precedute da una prova preselettiva nel caso in cui le domande di partecipazione superino le mille unità.

Quest’ultima consisterà in un test con domande a risposta multipla su argomenti di cultura generale e sulle materie di esame indicate all’articolo 9, comma 3 e 5, del bando. I primi 500 candidati, in base ai risultati della prova preselettiva, saranno ammessi alle successive prove scritte che saranno incentrate una sull’ordinamento penitenziario e un’altra sulla pedagogia riferita al trattamento dei detenuti. Per essere ammessi alla prova orale, bisognerà aver riportato nelle due prove scritte un punteggio di almeno 21 punti su 30. Quest’ultima prova si baserà sulle stesse materie degli scritti oltre a: elementi di diritto costituzionale, di criminologia, di scienza dell’organizzazione e di psicologia e sociologia del disadattamento.

Le date e il luogo di svolgimento delle prove di esame saranno resi noti a partire dal prossimo 24 luglio 2020, mediante pubblicazione del diario sul sito ufficiale del ministero della Giustizia.

I 95 candidati che risulteranno vincitori del concorso, in base alla graduatoria finale, saranno assunti con contratto a tempo pieno e indeterminato. La sede di lavoro sarà scelta dai candidati secondo l’ordine determinato dalla posizione in graduatoria e non potrà essere cambiata per i primi cinque anni di permanenza in servizio.