La Corte dei conti ha bocciato il reddito di cittadinanza attraverso il "Rapporto 2020 sul coordinamento della finanza pubblica". A suo parere, infatti, soltanto il 2% dei percettori di Rdc ha trovato lavoro grazie agli uffici di collocamento; praticamente sarebbero circa 20 mila le persone alle quali i navigator hanno trovato un'occupazione.
Il rapporto della Corte dei conti
I dati sono differenti da quelli resi noti dall'Anpal il mese scorso: si parlava di 39.760 percettori del reddito di cittadinanza che avevano trovato un impiego. Questo probabilmente perché l'Anpal potrebbe aver incluso nei calcoli i beneficiari di Rdc che l'hanno fatto in maniera autonoma, senza avvalersi dei navigator e dei centri per l'impiego.
In pratica il fatto che 40 mila percettori di Rdc abbiano trovato un impiego "dopo" aver chiesto il sussidio, non vuol dire che l'abbiano trovato "grazie" all'Rdc.
"Dai numeri registrati dagli uffici di controllo si evince che sono state accolte un milione di richieste, in confronto ai quasi 2,4 milioni di cui, secondo la nostra analisi solo il 2% ha dato luogo a un contratto di lavoro tramite i Centri per l'impiego" ha affermato nel Rapporto di coordinamento la Procuratrice generale Fausta di Grazia.
Meloni: 'L'Rdc è stato un fallimento'
E non sono mancate le critiche dal mondo della Politica. La leader di Fratelli d'Italia cinque giorni fa, su Twitter, ha sparato a zero contro l'Rdc avvalendosi del bilancio della Corte dei conti: "Verrà il momento in cui il Movimento 5 Stelle e la Sinistra saranno costretti a rispondere agli italiani dei loro fallimenti".
Giorgia Meloni ha definito il reddito di cittadinanza come una "nuova puntata degli sprechi di soldi pubblici firmata M5s" e quale "miliardi buttati per erogare il sussidio a dei finti bisognosi". Poi ha aggiunto che ci sarebbero stati degli sprechi anche sugli "inutili" navigator: 3 mila di loro sarebbero stati assunti a 27 mila euro lordi all'anno senza essere abbastanza competenti in materia.
In arrivo degli obblighi più severi
Si stanno anche avvicinando i termini del reddito di cittadinanza: a settembre per quelli che ne hanno fatto richiesta da 18 mesi scatterà lo stop di una mensilità. Infatti la legge stabilisce che il sussidio venga pagato per un anno e mezzo, dopodiché non vi è il rinnovo automatico. Inoltre, per coloro che hanno beneficiato del reddito di cittadinanza per più di 18 mesi ci sono delle novità anche per quanto concerne la ricerca del lavoro: dopo il primo anno e mezzo le offerte di lavoro potranno pervenire da tutto il territorio nazionale e la decadenza del beneficio si avrà già a partire dal primo rifiuto.
In tal caso si ha la possibilità di rifare la domanda dell'Rdc dopo sei mesi solo se nel nucleo famigliare sono presenti minori o disabili, altrimenti, per tutti gli altri casi si può rifare la richiesta solo dopo 18 mesi.