Slitta la scadenza per la presentazione della domanda Inps per richiedere il bonus 1.000 euro previsto dall'articolo 9 del decreto Ristori quater (decreto legge 157 del 2020) a favore dei lavoratori stagionali, atipici, precari, con contratti a tempo determinato, del turismo e autonomi senza partita Iva ma iscritti alla Gestione separata Inps. Lo spostamento dei termini della domanda è stato comunicato nella giornata del 14 dicembre dalla stessa Inps con la circolare numero 146 del 2020 nella quale si fa riferimento all'apertura del canale di presentazione delle domande per il bonus di novembre riguardante il Ristori-quater e lo slittamento dei termini a fine anno.

Scadenze bonus 1.000 euro al 15 e 18 dicembre 2020 riferite a indennità agosto e ottobre

Ma sono previsti anche chiarimenti per chi dovrà presentare domanda del bonus 1.000 euro e chi, invece, dovrà attendere il pagamento del bonus avendo già comunicato gli estremi del proprio conto corrente. Rimangono immutate, invece, le scadenze del 15 dicembre 2020 per la presentazione delle domande del bonus di 1.000 euro previste dall'articolo 9 del decreto legge numero 104 del 14 agosto 2020 (indennità di agosto) e del 18 dicembre per le istanze riguardanti l'indennità di ottobre del primo decreto Ristori (decreto legge numero 137 del 2020, scadenza già modificata dalla nota Inps numero 137/2020 del 26 novembre scorso).

Bonus Inps 1.000 euro, chi dovrà presentare domanda e chi riceverà indennità su conto corrente

Si ricorda che potranno richiedere il bonus 1.000 euro le stesse categorie lavorative che già erano beneficiarie della stessa indennità prevista dal decreto di agosto e dal primo decreto Ristori di ottobre. Rientrano, dunque:

  • i lavoratori dipendenti a tempo determinato e stagionali nel settore del turismo e degli stabilimenti termali, nonché i somministrati presso imprese utilizzatrici degli stessi settori;
  • gli stagionali impiegati in altri settori;
  • i lavoratori intermittenti;
  • i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps e privi di partita Iva;
  • i venditori a domicilio;
  • i lavoratori dello spettacolo.

È da sottolineare che la domanda non dovrà essere presentata nuovamente da chi ha già inviato analoga istanza per il bonus di 1.000 euro (l'accredito avverrà in automatico sul conto corrente già comunicato in precedenza) - ed è questa la principale novità dell'ultimo decreto Ristori - o abbia già ricevuto l'indennità secondo quanto disposto dall'articolo 15 del decreto numero 137 del 2020 ai commi 2, 3, 5 e 6.

Dunque, solo i nuovi beneficiari dell'indennità sono chiamati a presentare domanda nelle tre scadenze previste sul sito dell'Inps oppure, in alternativa, chiamando il servizio di contact center dell'Istituto di previdenza.

Requisiti richiesti per bonus 1.000 euro: indennità a stagionali, autonomi, precari e atipici

Chi dovrà presentare domanda per il bonus Inps di 1.000 euro dovrà prestare attenzione, nella compilazione dell'istanza, di possedere gli specifici requisiti di accesso al bonus che si aggiornano rispetto a quanto previsto per le precedenti indennità.

Nello specifico:

  • i lavoratori stagionali e in somministrazioni del settore del turismo e stabilimenti termali che presentino domanda per la prima volta, devono aver terminato involontariamente il proprio rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2019 e il 30 novembre 2020, lavorando per almeno 30 giornate lavorative totali;
  • gli stessi termini temporali sono previsti per i lavoratori a tempo determinato dei medesimi settori con contratto a tempo determinato e almeno 30 giornate di lavoro nel periodo 1° gennaio 2019-30 novembre 2020, più altre 30 giornate con uno o più contratti a tempo determinato richieste anche per l'anno 2018;
  • per gli stagionali dei settori diversi da turismo e stabilimenti termali che presentino domanda per il bonus 1.000 euro per la prima volta è necessario aver cessato il rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2019 e il 30 novembre 2020 (per almeno 30 giornate lavorative) e non devono essere titolari di contratto a tempo indeterminato o di pensione alla data di presentazione della domanda;
  • l'arco temporale di riferimento (e le 30 giornate minime) riguarda anche i lavoratori intermittenti che presentino domanda dell'indennità per la prima volta. Sussiste l'esclusione per chi, alla data di presentazione della domanda, sia titolare di contratto a tempo indeterminato o pensione;
  • i lavoratori autonomi, invece, nello stesso periodo di tempo devono aver versato almeno un contributo mensile alla Gestione separata Inps e non essere titolari di contratti di lavoratore autonomo occasionali al 30 novembre o di contratto a tempo indeterminato o di pensione;
  • per gli incaricati alle vendite che presentino domanda è necessaria la stessa iscrizione alla Gestione separata Inps dei lavoratori autonomi occasionali e la stessa esclusione da contratti a tempo indeterminato o pensione alla data di presentazione della domanda. È altresì necessario che il reddito 2019 da attività di vendita a domicilio sia superiore a 5.000 euro;
  • i lavoratori dello spettacolo che presentino domanda per la prima volta devono aver versato almeno 30 contributi giornalieri dopo il 1° gennaio 2019 sui quali il conseguente reddito non deve superare i 50.000 euro, o sette contributi al Fondo nello stesso periodo per un reddito non superiore a 35.000 euro.