Con il nuovo Decreto Aiuti, varato lunedì sera dal Consiglio dei ministri, il governo ha approvato il bonus “una tantum” anti-inflazione.

I destinatari di tale incentivo saranno 28 milioni di lavoratori e pensionati che non superano il reddito annuale di 35mila euro. Sotto tale soglia di reddito scatterà dunque l'aiuto economico che finirà direttamente nelle busta paga di tali categorie e che servirà principalmente a contrastare i rincari legati all’inflazione.

Bonus 200 euro per redditi fino a 35mila euro

Quanto al tetto di reddito previsto per accedere al bonus quindi questo annualmente dovrebbe stare al di sotto dei 35mila euro.

Tale misura costerà all’incirca 6 miliardi di euro, poco meno della metà dei 14 miliardi previsti per il finanziamento dell’intero decreto. La stessa è stata finanziata con le risorse trovate grazie all’aumento dal 10 al 25% della tassazione sugli extraprofitti delle imprese energetiche.

Il governo ha quindi deciso di finanziare il bonus per i pensionati e i lavoratori, accantonando quindi l’opzione di un mini-taglio del cuneo fiscale, per la sola parte contributiva. In particolare si trattava di un intervento per rafforzare lo sconto contributivo di 0,8 punti (destinato solo ai lavoratori) previsto con l’ultima legge di bilancio per redditi fino a 35mila euro e valevole solo per il 2022.

I tempi dell'accredito: da giugno e luglio

Quanto alla tempistica dell'accredito del bonus seguirà due strade a seconda che si tratti di lavoratori dipendenti e autonomi e pensionati. I primi dovrebbero riceverlo con le mensilità di giugno-luglio, portandolo poi a compensazione, mentre i pensionati dovrebbero riceverlo nel cedolino dall'Inps nel mese di luglio.

Per i lavoratori, inoltre, è il datore di lavoro che recupererà quanto versato al primo pagamento di imposta utile, mentre per i lavoratori autonomi si attingerà da un apposito fondo ma non è ancora stata chiarita la modalità di accredito.

Sebbene ancora non si conoscano bene altri dettagli tecnici è stato però anticipato che non sarà quindi necessario fare domanda poichè l'erogazione avverrà in modo automatico in favore di chi ne ha diritto.

Il decreto aiuti: cosa prevede

Secondo i sindacati tale misura sarebbe ancora insufficiente. Infatti proprio per difendere e tutelare maggiormente il potere d'acquisto di salari e Pensioni occorrerebbe rafforzare le cosiddette quattordicesime dei pensionati. Ma si tratterebbe di una soluzione complessa da attuare, quindi accantonata per ora e sostituita dal bonus unico. Con il decreto aiuti sono previsti poi altri sostegni alla liquidità destinati anche alle Pmi. Sale al 50 % il credito d’imposta per gli investimenti in beni immateriali 4.0. Si contano poi il taglio delle accise, la proroga del bonus sociale per le bollette per chi ha un Isee sotto i 12 mila euro, e il superbonus per villette prorogato fino al 30 settembre.