Capelli lunghi fino a sfiorare le spalle. Lei, come lui, è avvolta in un doppiopetto grigio. Si tengono per mano, eleganti, fieri. Quasi della stessa altezza, grazie ai tacchi di lei. Occhi puntati all'obbiettivo che hanno di fronte, determinati, ma con garbo. A scattare, dall'altra parte della stanza, c'è il fotografo Oliviero Toscani, rivoluzionario fotografo italiano. “Italiana. L'Italia vista dalla Moda 1971-2001”, la mostra che si terrà a Palazzo Reale, nel cuore di Milano, da giovedì 22 febbraio al 6 maggio, ha scelto l'immagine di Toscani come manifesto per presentarsi alla città, riportando alla luce una pillola del servizio 'Unilook.

Lui e lei alla stessa maniera' pubblicato su 'L'uomo Vogue' a dicembre 1971. Nessun rifiuto alla femminilità: l'immagine testimonia la rivoluzione italiana attraverso il mondo della moda; gli anni delle grandi conquiste femministe, delle battaglie di libertà e uguaglianza, degli stereotipi di genere che iniziano a spezzarsi.

La mostra

"L'Italiana", che si intreccia agli eventi dell'imminente Fashion Week 2018 in programma nella capitale meneghina da mercoledì 21 al 27 febbraio, curata da Maria Luisa Frisa e Stefano Tonchi, ricreerà gli stili e le atmosfere del trentennio successivo a quello del boom attraverso le fotografie, gli oggetti d'arte e di design, gli articoli di moda e gli abiti che hanno fatto la differenza dal 1971 al 2001.

Ovvero gli anni cruciali per lo sviluppo della moda italiana: il '71 segna il passaggio dall'alta moda al concetto di lusso democratico, esploso poi nel prêt-à-porter. Fino ad arrivare al 2001, quando la moda made in Italy si apre all'internazionale.

I protagonisti, le creazioni, le città, le e le vicende non verranno raccontate in modo cronologico ma saranno distribuiti nelle stanze di Palazzo Reale suddivisi per temi.

Nove le sezioni: identità, democrazia, in forma di logo, diorama, project room, bazar, postproduzione, glocal e l’Italia degli oggetti.

Le creazioni

Un accenno? Lungo il percorso troveremo, insieme alle altre, le creazioni di Alberta Ferretti, Diesel, Antonio Marras, Fendi, Ferragamo, Giorgio Armani, Max Mara e Valentino. Ma anche opere artistiche che testimoniano la maglia intricata fra il mondo dell'arte italiana e quello della moda come alcuni lavori di Michelangelo, Maurizio Cattelan, Alighiero Boetti e Francesco Vezzoli.

Il tutto intervallato dalle fotografie sperimentali di Paolo Roversi, Oliviero Toscani e Alfa Castaldi.

La rassegna, che coincide con il sessantesimo anniversario della nascita della Camera della Moda Italiana, diventerà anche un libro edito da Marsilio.

Sarà possibile visitarla, in piazza del Duomo 12, tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30; fino alle 22.30 il giovedì e il sabato.