Avvicinarsi aldistributore della benzina per fare il pieno è diventata un'abitudine sempre più salata per le tasche degliitaliani: i prezzi sono alle stelle e non accennano a scendere, a causa delle continue accise sul carburante, ma anche per i rincari applicati dai gruppi petroliferi. 

In questi giorni infattisi stanno sprecando le brutte notizie sui prezzi alle stelle di benzina ediesel in italia. L'ultima ricerca è quella della Cgia di Mestre, checonfrontando i prezzi di benzina verde e gasolio nei paesi europei ha messo inevidenza il triste primato italiano.

Se infatti siamo secondisolo all'Olanda per il prezzo della benzina senza piombo in Eurozona, ciposizioniamo sul gradino più alto del podio per quanto riguarda i costi del diesel, con 1,624 euro allitro, circa 0,228 euro in più rispetto alla media europea.

La colpa di dati cosìallarmanti, secondo la Cgia, è da attribuire alle accise sul carburante: latassazione incide per 1,030 euro al litro. L'ultima tassa sulla benzina è statadiscussa all'interno dell'ultimo Decreto del fare e dovrebbe essere approvataentro il 2013.

Non migliora in realtà lasituazione se si vanno a controllare i prezzi del petrolio, anch'essi soggettia continui rincari da parte delle compagnie. L'ultimo è stato registrato inquesti giorni, con la revisione dei prezzi al rialzo da parte di Ip ed Esso per0,5 centesimi in più al litro per benzina e diesel.

Aumenti che hanno portatoil anche ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato a richiamare i petrolieri.

"Il rincaroè prevalentemente dovuto ad un aumento del greggio e della domanda - ha dettoZanonato - e per questo i petrolieri aumentano il prezzo. Ma lo stacco, cioè ladifferenza tra quanto crescono i listini europei rispetto ai nostri, è minimo.Ho comunque già disposto un richiamo ai petrolieri chiedendo loro di tenereconto della situazione del nostro Paese.

Oggi ne ho parlato casualmente con unpetroliere. Stiamo predisponendo un piano perché non ci siano aumenti".

La maggior porzione di colpa degli aumenti è quindi da attribuire alle accise o alla speculazione da parte dei gruppi petroliferi? Le due parti rimangono in lotta per togliersi le colpe di dosso a vicenda. Si tratta però di conti inutili perle tasche degli italiani che diventano sempre più vuote dopo aver fatto il pieno. L'unica domanda a cui gli automobilisti vogliono darsi una risposta è: i rincarisono destinati a non fermarsi?