La mobilità elettrica non è più futuro, è già presente. Un mutato approccio culturale e un contesto sociale in evoluzione vede persone, aziende e pubbliche amministrazioni più sensibili e attente a determinati temi e quindi più consapevoli dell’opportunità che si sta profilando. Perché la mobilità elettrica può essere il motore di cambiamenti importanti verso una riduzione dell’inquinamento ambientale e acustico, a livello urbano soprattutto, oltre che traino per ulteriori interventi che spingono verso uno stile di vita più sostenibile. 

La società sembra pronta ad accogliere e sperimentare soluzioni nuove ed efficaci in grado di migliorare la vivibilità nei centri abitati, grandi città in primis, ma c’è ancora della strada da percorrere per eliminare qualche barriera e rendere la mobilità elettrica alla portata di tutti. L’argomento è comunque di estrema attualità: siamo tutti più informati e consapevoli. Un ulteriore segnale forte in questa direzione arriva dalle recenti disposizioni normative, che puntano a regolamentare una materia “formalmente” nuova e a promuoverne in parallelo la sua diffusione.  

A gennaio, l’UE ha varato la Clean Fuel Strategy, un piano che intende incoraggiare la diffusione di veicoli di nuova generazione, ibridi ed elettrici, e carburanti alternativi al petrolio, quindi GPL, biocombustibili e metano. Un progetto ambizioso che traccia la direzione in cui stiamo andando. Secondo il piano, infatti, entro il 2020 l'Italia dovrà dotarsi di 125.000 punti di ricarica per le auto elettriche. Oggi partiamo da una base di  1.350. Una rete infrastrutturale capillare sul territorio rappresenta il presupposto per un effettivo attecchimento della mobilità alternativa. 

L’intervento dovrà inserirsi armoniosamente nei diversi contesti, fornendo, se possibile, un contributo estetico che ne favorirà la sua adozione sia nel privato sia in ambito lavorativo. Questa l’ambizione con cui Repower ha pensato PALINA, una torretta di ricarica che evolve in strumento di comunicazione ed elemento di arredo urbano. Con un solo mezzo è possibile infatti ricaricare veicoli, trasmettere contenuti multimediali e illuminare. La fusione di un design ricercato con una tecnologia evoluta permette la ricarica simultanea e protetta di due veicoli elettrici e la riproduzione personalizzata di immagini, audio e video in alta risoluzione e fornisce al contempo un contributo estetico all’ambiente in cui è introdotta. Strumento polifunzionale, quindi, nell’ottica di accelerare e indirizzare con criterio la diffusione della mobilità elettrica che, in veste di operatore del settore energetico, Repower ha sentito la responsabilità di promuovere. 

La modifica al Testo Unico Edilizia stabilisce inoltre che, dal 2014, tutti gli edifici di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale, con superficie superiore ai 500 mq, prevedano l'installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli, per poter conseguire il titolo abilitativo edilizio. Questo è valido anche per eventuali interventi di ristrutturazione.

Se una capillare distribuzione della rete di ricarica è una risposta alle incertezze sull’approvvigionamento, ulteriori segnali positivi arrivano anche dal mercato. Sempre più performanti e accessibili, nuovi modelli di veicoli elettrici escono dalle case automobilistiche. E in questo contesto, il decreto legislativo Sviluppo 83/2012, convertito in legge 134/2012, propone incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici fino al 2015, incentivi che possono arrivare al 20% del valore del veicolo, per una massimo di 5.000 euro.

Scegliere la mobilità elettrica significa partecipare a un grande cambiamento, e promuoverlo con mezzi efficienti, funzionali e rispettosi del territorio e dei suoi equilibri, Repower crede possa accelerarne l’adozione da parte di tutti.