Sono novità importanti quelle che stanno emergendo in queste ore in merito al progetto di rilancio di Alfa Romeo: dopo i mesi dell'entusiasmo, sull'onda emotiva del grande evento costituito dalla presentazione della nuova Giulia, arriva adesso un primo ostacolo corposo. Secondo alcune indiscrezioni pubblicate quest'oggi infatti, il colosso di Arese starebbe rallentando di non poco la scaletta dei prossimi sviluppi in programma.

Andiamo a fare il punto della situazione, verificando quali scadenze saranno quasi sicuramente disattese rispetto agli annunci effettuati negli scorsi mesi dai vertici della società.

I rumors delle scorse settimana, relativi ad un forte rallentamento nei programmi di Alfa Romeo, sono ora divenuta un vero e proprio caso: è stato il portale Automotive News Europe a parlare di un pesante ritardo denotato dai fornitori della casa automobilistica. Secondo le indiscrezioni la versione Quadrifoglio della Giulia, che abbiamo avuto modo di ammirare il 24 giugno scorso, non uscirà alla fine di quest'anno, bensì ad estate 2016.

Uno slittamento che a cascata comporterà lo spostamento di tutte le prossime scadenze: in particolare la versione base della Giulia esordirà alla fine del 2016 anziché a marzo, con conseguente ritardi anche per la Suv media, partorita sulla piattaforma utilizzata anche per la Giulia stessa. Il nuovo Sport Utilites Vehicle del Biscione non sbarcherà nelle concessionarie prima del 2017, con ripercussioni importanti anche per quel che concerne lo sbarco in America: tutte le unità sono infatti prodotte in Italia e la commercializzazione dall'altra parte dell'oceano dovrà per forza di cose essere traslata col risultato che negli States le nuove Alfa Romeo saranno disponibili con un ritardo dai 3 ai 6 mesi rispetto al mercato europeo.

Dati non ancora confermati, visto che la società non ha voluto commentare la notizia. In realtà, facendo un piccolo passo indietro si può scorgere una mezza ammissione da parte dell'amministratore delegato di Fca Sergio Marchionne in merito alla possibilità che il piano programmatica potesse subire una posticipazione: Marchionne aveva infatti ammesso in una recente intervista che l'obiettivo iniziale delle 400mila unità vendute potesse essere raggiunto ma in un arco di tempo più lungo rispetto a quello annunciato. Non più il 2018 come scadenza dunque, ma il 2020. Si attende pertanto la presentazione di un nuovo piano di business con cui con ogni probabilità si formalizzeranno le informazioni trapelate in queste ore.

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