Il bollo auto, da tempi non sospetti, crea polemiche e dibattiti, fondamentalmente perché gli italiani trovano ingiusto pagarlo. Inoltre, spesso emergono diverse problematiche interpretative sulle varie norme che di anno in anno cambiano o vengono aggiornate. Uno degli argomenti più discussi è quello che riguarda la prescrizione, ovvero la data entro la quale la Regione ha il diritto di chiedere al cittadino il pagamento di un bollo non pagato. Nel corso degli ultimi anni, ci sono state diverse sentenze che hanno trattato l'argomento ma non sempre la Cassazione ha avuto vita facile nel risolvere i contenziosi.

Le Regioni e il bollo auto

L'imposta automobilistica va pagata, come è già noto, una sola volta l'anno alle Regioni, tranne per gli abitanti di Bolzano e Trento che la versano direttamente alla Provincia e per i cittadini della Sardegna e del Friuli che la pagano direttamente all'Agenzia delle Entrate. È risaputo che le Regioni hanno pieni poteri nello stabilire le sanzioni o le eventuali esenzioni ma, in linea di massima, le stesse Regioni solitamente chiedono il pagamento del bollo auto entro 10 anni dal mancato versamento del dovuto. Quindi, superati i 10 anni, la Regione non avrebbe più il diritto di chiedere il pagamento di uno o più bollo non pagati. Quanto appena detto va però in contrasto con una sentenza del novembre 2017.

Una pronuncia delle Sezioni Unite della Cassazione ha infatti stabilito che in nessun caso il bollo auto può essere prescritto dopo un decennio.

Quanto stabilito dalla Cassazione

La Cassazione, con un'ordinanza del 1° giugno 2018, ha infine stabilito che la Regione ha tre anni per chiedere il pagamento del bollo auto e superato questo limite al contribuente non può più essere chiesto alcunché.

Con tale apertura, solo gli ultimi tre anni di bollo non pagati possono essere richiesti dunque dall'esercente. La Cassazione va d'accordo con quanto stabilito dalla sentenza delle Sezioni Unite di novembre 2017, che aveva chiarito come la prescrizione in 10 anni fosse solo un cattivo intendimento delle Regioni. Da precisare che questo termine di prescrizione decorre dal 1° gennaio dell'anno seguente a quello della scadenza del bollo.

Ad esempio: per l'imposta del 2018 il termine dei tre anni parte dal gennaio dell'anno successivo, quindi la Regione può richiederlo sino all'ultimo giorno prima del 2022. La richiesta di pagamento da parte della Regione azzera però la data al partire dalla quale si dovrebbe calcolare la prescrizione. Ad ogni richiesta o sollecito partirà dunque il conto per i successivi tre anni.