Nuovi tutor sulle autostrade italiane per il controllo della velocità, anche se sarebbe da specificare che sono stati riattivati i vecchi, spenti a maggio dopo una sentenza di alcuni mesi fa che diede ragione alla società Craft che ne rivendica il brevetto, in causa con Autostrade per l'Italia. Si tratta di sistemi che permettono di monitorare la velocità media e scoraggiare il "piede pesante" degli automobilisti italiani: la riattivazione sarà su alcuni tratti ritenuti a rischio dalla Polizia Stradale e seguirà nuove modlaità di utilizzo. L'idea è che con un piede sinistro più "timido" e meno propenso a schiacciare forte sull'acceleratore si possano evitare molti sinistri.

Soprattutto in un periodo, come quello estivo, in cui il traffico si fa inteso e non a caso corrisponde con la fase in cui si è scelto di riattivare un sistema molto temuto da chi si mette alla guida. Una rivelazione di una marcia troppo sostenuta, ben oltre la velocità consentita, corrisponde ad una sanzione pecuniaria e ad una decurtazione dei punti sulla patente.

La mappa dei tutor autostradali

Attualmente si è a conoscenza del fatto che il sistema dei tutor è stato attivato in 22 tratti autostradali. Si tratta di quelli che, generalmente, risultano caratterizzati da un traffico più intenso nel periodo estivo. Sulla A1, ad esempio, sono attivi tra Reggio Emilia e Campegine, così come tra Campegine e Parma.

Sulla A10, invece, i tratti interessati sono Albisola-Celle Ligure e Celle Ligure -Albisola. Sulla A14 tra Valle del Rubicone e Rimini Nord, sulla A1 Fiorenzuola-Badia e Badia-Fiorenzuola. Interessata anche l'area della Capitale con 1, All. Dir. Roma nord-Ponzano Romano; Ponzano Romano-Magliano Sabina; Magliano Sabina-Orte; San Vittore-Cassino; Cassino-Pontecorvo; Colleferro-Valmontone, A1, All.

Dir. Roma sud-Colleferro; San Vittore-Caianello. Infine, spazio, anche alla Campania con i tratti A16, Baiano-Avellino ovest; Avellino ovest-Baiano; A30: Sarno-Palma Campania; Allacciamento A1/A30-Nola.

Nuovi tutor, una storia nata nel 2004

Il sistema tutor nasce nel 2004: adottato su oltre 2500 km di carreggiate, permetteva di rilevare il superamento dei limiti in un preciso punto, ma anche attraverso le velocità medie.

La targa rilevata veniva immessa nel sistema non appena passava da un punto e successivamente quando transitava nell'altro. Acquisendo il tempo di percorrenza del tratto era ed è possibile stimare la velocità media che, se superiore al limite, può comportare sanzione. Si stima che il sistema dei tutor abbia ridotto del 70% i morti sulle autostrade, con una 25% della diminuzione della velocità e del 15% di quella media.

Il tutor, in attesa che venga definitivamente risolto il contenzioso, riparte con una nuova veste: tra i dati principali da annotare tra le novità c'è un software completamente nuovo, funzionale al rilevamento delle targhe. Si parte con le tratte citate, ma l'obiettivo è che in poco tempo possa essere esteso a tutte quelle zone dove era già presente. Agli automobilisti, perciò, non resta che rispettare i limiti di velocità per evitare di imbattersi in sanzioni.