Dopo il primo, fallimentare tentativo di fusione tra FCA e Renault, potrebbe essersi aperto un nuovo spiraglio. Stando a quanto emerso da alcune dichiarazioni delle ultime ore, dopo il naufragio della precedente intesa da 33 miliardi di euro, i due colossi dell'automotive sarebbero pronti a confrontarsi nuovamente al tavolo delle trattative.

L'amministratore delegato di FCA, Mike Manley, ha affermato al Financial Times che da parte della società italo-statunitense c'è l'intento di riprovarci. Dunque, nonostante ci siano ancora degli ostacoli importanti da superare, il gruppo automobilistico ha ancora un certo interesse verso la fusione: l'obiettivo, infatti, è quello di far nascere una sorta di "campione europeo" che possa conquistare vendite globali superiori a quelle della General Motors.

Fusione ancora possibile

Il primo tentativo si era arenato di fronte all'esasperazione del consiglio di amministrazione di FCA verso il comportamento del governo d'oltralpe. Tuttavia, sembra che FCA e Renault non abbiano mai abbandonato le trattative, anzi, in questi mesi avrebbero portato avanti dei colloqui privati nella speranza di incontrare "circostanze necessarie per un cambiamento" che consentissero di far partire l'agognata fusione.

Nonostante queste possibilità, traspare comunque la necessità di un'evoluzione della situazione, e contemporaneamente un chiaro segno della volontà di FCA di continuare a valutare le offerte disponibili. È evidente che le carte in gioco siano notevoli: l'accordo potrebbe portare alla nascita di un gruppo automobilistico di alto livello, il terzo su scala mondiale.

Dunque i contatti sono ancora in corso, sebbene venga richiesto un piccolo passo indietro di Renault nella partecipazione nel capitale Nissan.

Renault unica opportunità? Assolutamente no

Inoltre dalle dichiarazioni di Manley appare evidente come FCA abbia dalla sua parte una serie di assi nella manica. Renault non è l'unica opportunità, poiché le porte sono aperte anche ad altri costruttori.

D'altronde, un'eventuale mancata fusione con i francesi non minerebbe di certo la sopravvivenza dell'azienda guidata da Manley.

Tutto ciò comunque non significa che non ci saranno mai partnership o fusioni, infatti il dirigente britannico ha sottolineato che FCA ha un "futuro solido" come azienda indipendente, aggiungendo che questo: "Non significa che, se ci fosse un futuro migliore attraverso un'alleanza, una partnership o una fusione, non saremmo aperti e interessati".

Lo scopo dei negoziati è quello di allentare le riluttanze di Nissan ad arrivare ad una collaborazione con FCA in un momento particolarmente critico, in cui il partenariato franco-giapponese è già stato messo alla prova dall'allontanamento di Ghosn, arrestato alla fine del 2018 per presunta cattiva condotta finanziaria. Di fronte a queste nuove dichiarazioni e incertezze, non ci resta che aspettare novità dai tavoli di confronto italo-francesi.