Una manifestazione dei disabili, indetta per oggi 28 marzo a Napoli, è stata organizzata dall’associazione “Tutti a scuola” e dal gruppo di imprese sociali, Gesco, a cui hanno aderito anche le rappresentanze regionali di Fish, Federconsumatori e Legacoopsociali. L’appuntamento è fissato in piazza Municipio alle ore 17 per protestare contro l’ennesimo taglio alle spese per le politiche sociali deciso dal governo.

In particolare, il Fondo Sociale Nazionale viene ridotto a 99 milioni di euro, diminuendolo di ben 214 milioni rispetto ai 313 milioni fissati in precedenza.

Meno ingente, ma non meno grave, la sforbiciata inferta dall’esecutivo guidato da Paolo Gentiloni al Fondo per la Non Autosufficienza, che passa da 500 a 450 milioni di euro. Una scure che ancora una volta si abbatte su una delle fasce più deboli della nostra società e che ha fatto infuriare le associazioni di categoria e gli operatori del Terzo Settore.

Il videomessaggio di Antonio Nocchetti (Tutti a scuola)

I motivi che hanno portato in piazza i disabili e le loro famiglie, insieme ai lavoratori che si occupano della loro cura e assistenza, sono spiegati esplicitamente da Antonio Nocchetti, presidente di Tutti a scuola, che in un video pubblicato su Facebook lancia accuse durissime alle istituzioni politiche locali e nazionali.

“In Italia da un lato si affannano a ricordare i disabili, a celebrare giornate solenni, a organizzare convegni, mentre dall’altro si decide di azzerare quasi il Fondo per le Politiche Sociali e di abbassare quello già esiguo della Non Autosufficienza”, esordisce Nocchetti nel suo videomessaggio. Con la solita fermezza che lo caratterizza, continua denunciando la totale mancanza di fiducia in una politica che non smette di prendere in giro le persone con disabilità, gli anziani e i poveri, e che non fa nulla per combattere le diseguaglianze.

Poi va più nello specifico, scagliandosi contro il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che con la sua giunta ha messo a bilancio un milione di euro da destinare alle giostrine per i bimbi diversamente abili, senza preoccuparsi di migliorare i servizi essenziali destinati a loro e a tutta quella fascia di popolazione svantaggiata.

E infine ne ha anche per il Comune di Napoli molto impegnato nella polemica con Salvini, ma che si mostra distratto quando si parla di disabilità.

L’appello di Sergio D’Angelo (Gesco)

Più pacato nei toni, ma non nei contenuti, il video-appello pubblicato su Youtube da Sergio D’Angelo, presidente di Gesco.

“La manifestazione di Napoli serve a tutto il paese – esordisce –. Un paese balordo, che spende miliardi per finanziare le banche e per costruire opere che i cittadini stessi non ritengono prioritarie, come il ponte sullo Stretto di Messina, e poi non riesce a trovare le risorse per garantire il diritto allo studio dei bambini e degli adolescenti disabili. Non ne sostiene i percorsi di crescita e non sostiene le loro famiglie”.

Ma il vero nocciolo della questione, sempre secondo D’Angelo, è la mancanza di una legge, peraltro prevista dalla Costituzione, che definisca un livello minimo di assistenza. E invece, di volta in volta, sono i governi e le amministrazioni a decidere l’entità delle risorse da destinare al welfare. La manifestazione odierna è stata indetta anche per chiedere che cambi questo sistema.