Stamane, presso la Sala Giulio Douhet dell’Aeroporto Militare di Capodichino, è stato presentato Come le foglie al vento, edito da Albatros, romanzo d’esordio di Francesco Massaro. Affrontando una tematica viva ed attuale anche nel dibattito politico contemporaneo come l’emigrazione, il libro narra le peripezie di un giovane italiano che, alla fine degli anni Settanta, decide di andare in Germania alla ricerca del suo posto nel mondo.

Ad inaugurare la conferenza è stato il Colonnello Luigi Levante, comandante dell’aeroporto, fiero ed entusiasta di ospitare l’iniziativa: 'La cultura e l’arte – ha dichiarato – sono proprie del DNA del popolo napoletano'.

Dopo i saluti del comandante, interviene la dottoressa Lucia De Cristofaro, presidente della Albatros Edizioni, che lei stessa ama considerare una grande famiglia; vi è molta collaborazione, infatti, nel diffondere la cultura, 'che sembra la Cenerentola del mondo – afferma con un sorriso – ma poi è efficace'.

'L’opera di Francesco – prosegue la dottoressa – è stata presentata con umiltà e raffinatezza. Grazie ad una scrittura elegante, non certo da neofita, l’autore ha confezionato alla perfezione la tematica dell’emigrazione, oggigiorno sempre più discussa; per rendere più accattivante il tutto, egli ha intrecciato una storia d’amore ai faticosi ostacoli che il protagonista, ventenne ingenuo e sognatore, è costretto a superare.

Nella grigia cornice della Germania degli anni Settanta, il giovane affida la sua felicità nelle mani di persone le cui scelte badano solo al proprio utile. Arrivato all’ultima pagina, insomma, il lettore deve ricevere un messaggio chiaro e forte, che indirizzi il suo pensiero verso domande come la seguente: «è ancora giusto emigrare?'.

De Cristofaro lascia la parola all’autore, concludendo l’intervento con parole di speranza per il Sud Italia che, negli ultimi anni, sta riappropriandosi della cultura: 'Non siamo solo cronaca!'.

L’esordio dell’intervento di Francesco Massaro è a dir poco illuminante: 'Per uno scrittore, la realizzazione di un libro è come la nascita di un figlio per la madre'.

Di forte impronta autobiografica, il romanzo tratta di una problematica viva trentacinque anni fa come oggi, affliggendo tutti coloro che impiantano le radici in un paese con usi, costumi e leggi diverse: l’integrazione non è mai facile. Fiero di questa sua prima creazione, lo scrittore ha poi svelato di avere altri progetti in cantiere: 'L'appetito vien mangiando'.