La momentanea scarcerazione di Pietro Parashchuk, l'ucraino che nella notte di Pasqua viaggiava ad alta velocità a bordo della sua BMW provocando un incidente mortale, aveva indignato non poco l'intera comunità di San Gennarello e quella di Pomigliano, incredule dinanzi a una decisione che a loro avviso non renderebbe giustizia al ventisettenne. A perdere la vita era stato infatti un giovane di un comune limitrofo, Luigi Cangianiello, che quella sera si trovava all'incrocio tra Viale Alfa e Via Terracciano in compagnia di due amici, dopo aver trascorso una serata tra i pub della zona.

Le condizioni di Giovanni Coppola

Luigi Cangianiello, Giovanni Coppola, Francesco Ambrosio: questi i nomi dei tre ragazzi che la notte di Pasqua si trovavano a bordo della Fiat Punto letteralmente devastata dall'arrivo a tutta velocità di una BMW guidata dall'ucraino Parashchuk. Lo scenario, sin dagli attimi successivi al violento impatto tra le due vetture, si palesava come un qualcosa di a dir poco raccapricciante: sangue sul prato e sui marciapiedi, corpi esanimi al suolo, due autovetture distrutte ed un gazebo in mille pezzi.

Le condizioni di Luigi erano apparse tragiche sin da subito, tant'è che il giovane è morto poco dopo il suo arrivo in ospedale; situazione complessa anche per Giovanni Coppola, trasportato al Pronto Soccorso con un polmone perforato dovuto alla frattura di una vertebra e per questa ragione posto in stato di coma farmacologico.

Praticamente illeso il terzo passeggero, Francesco, ritornato a casa nella mattinata, ma in profondo stato di choc.

A distanza di 29 giorni dal tremendo incidente di Pomigliano, finalmente Giovanni è uscito dal coma ed avrebbe anche cominciato a pronunciare qualche parola. Non si sa tuttavia se il giovane potrà tornare a camminare come un tempo, ma filtra grande ottimismo tra familiari e amici.

L'inizio degli esami tecnici

Cominciati nella giornata di ieri gli esami tecnici volti a determinare le responsabilità dei due guidatori nel tremendo incidente di appena un mese fa. Su disposizione della dottoressa Anna Musso, titolare delle indagini e Pubblico Ministero della Procura delle Repubblica del Tribunale di Nola, i Carabinieri della compagnia di Pomigliano e la Polizia Municipale hanno svolto i primi rilievi sul teatro del sinistro per definire traiettorie e velocità dei due veicoli, al fine di calare definitivamente il sipario su questo tragico episodio che poteva esser sicuramente evitato.

Continuano intanto sui social i messaggi di rabbia e quelli di cordoglio alla famiglia di Luigi dopo la momentanea scarcerazione di Parashchuk, dovuta a probabile sovraffollamento delle carceri: "Sarà fatta giustizia, siate fiduciosi!".