Nelle ultime ore, il liceo Sannazaro di Napoli è balzato agli onori delle cronache per una grave problematica e per la soluzione temporanea offerta dal dirigente scolastico. C'è carenza di aule in tale istituto e il preside ha deciso di inviare diverse classi in gita in una piscina dei Colli Aminei e in una spiaggia di Varcaturo. A parlare della curiosa decisione presa nel liceo della Napoli 'bene' è stato il rappresentante degli studenti, Tommaso Catanzaro. Il problema, in soldoni, è questo: ci sono 150 studenti iscritti regolarmente che non hanno un posto, non hanno aule dove seguire le lezioni.

Studente mandato a giocare a frisbee in Villa Floridiana

"Per far fronte a questa emergenza hanno inventato un sistema di gite", ha spiegato Catanzaro. Tale sistema, secondo il preside, consentirebbe di non avere tutti gli studenti simultaneamente a Scuola, quindi evitare una sorta di 'blackout scolastico'. Una decisione per molti opinabile perché non troppo efficace sul versante didattico. Nelle ultime ore, ad esempio, uno studente ha dichiarato di essere stato mandato, insieme ai compagni, al mare o a Villa Floridiana, a giocare a frisbee. Questa politica scolastica è già stata contestata da molti studenti del Sannazaro, che hanno organizzato un'assemblea per manifestare il loro dissenso contro una decisione quantomeno "originale" e non proprio ideale per la loro crescita culturale.

Nei giorni scorsi il rappresentante degli studenti del liceo napoletano aveva reclamato la riapertura della scuola il sabato e la rotazione delle classi, in modo da garantire le lezioni a tutti gli studenti. A distanza di qualche ora sembra che la soluzione sia arrivata.

Difendere il diritto allo studio

Dopo accese discussioni, sit-in e critiche al vetriolo, il Consiglio d'istituto urgente del Sannazaro ha preso una decisione che rimarca un po' quella proposta da Tommaso Catanzaro, ovvero la rotazione delle classi con il ritorno a scuola il sabato.

Cosa accadrà, dunque, al liceo Sannazaro? Semplice, ogni classe non effettuerà nessuna attività didattica solo un giorno a settimana. Quella presa nelle ultime ore, secondo il dirigente scolastico Laura Colantonio, è "l'unica decisione possibile" per evitare il collasso del rapporto con gli studenti, le famiglie e la maggioranza degli insegnanti. Quello che Catanzaro e gli altri studenti hanno voluto difendere in questi giorni, anche mediante assemblee, è il diritto allo studio sancito dalla Carta costituzionale.