Una scena da film per modalità e spettacolarità quella che ha portato nella notte tra giovedì 13 e venerdì 14 dicembre 2018 alla rapina dell'istituto di credito 'Banco di Credito Popolare'. I malviventi hanno preso d'assalto la filiare di Corso Italia, ad Acerra, piccolo centro abitato della Città Metropolitana di Napoli. I rapinatori per impedire l'arrivo immediato delle forze dell'ordine, hanno bloccano l'accesso alla strada con automobili che sbarravano la carreggiata e un rimorchio di un autoarticolato a piazza San Pietro.

L'azione criminale

I delinquenti hanno fatto saltare in aria con dell'esplosivo la porta d'ingresso blindata della banca e hanno trafugato le cassette di sicurezza del noto istituto di credito.

Una rapina studiata nei minimi particolari. Il raid criminale ha avuto inizio la scorsa notte intorno alle ore 03:00 circa. L'ingente quantitativo di materiale esplosivo utilizzato ha causato un fortissimo boato nel silenzio totale delle ore notturne, svegliando nel pieno del sonno i residenti della zona, molti dei quali, spaventati, hanno pensato immediatamente ad un incidente stradale oppure ad un attentato.

Le indagini

Sul luogo della rapina sono giunti i militari dell'arma dei carabinieri della locale stazione di Acerra e gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza della Polizia di Stato della 'Città di Pulcinella'. Al momento non si conosce l'esatto ammontare del bottino dei rapinatori, ancora in corso di valutazione da parte degli inquirenti che indagano sul raid.

Certo è, invece, che i malviventi hanno portato via circa un centinaio di cassette di sicurezza, cosa che farebbe pensare ad una refurtiva di parecchie decine di migliaia di euro in denaro contante.

Sin dalle prime ore del mattino gli investigatori sono sulle tracce dei rapinatori con numerosi posti di blocco piazzati sul territorio di Acerra e dei comuni limitrofi.

Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Nola, guidata dal procuratore generale Dottoressa Anna Maria Lucchetta. Gli inquirenti stanno visionando le immagini dei filmati dei sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso presenti nella zona per cercare di risalire all'identità dei criminale.

Le forze dell'ordine hanno ascoltato anche il racconto di alcuni abitanti del posto, testimoni della rapina, per tentare di capire da quanti individui fosse composto il gruppo di rapinatori e in che modo essi si siano dati alla fuga.