Michele Lucci aveva soltanto 24 anni: la sua esistenza si è spenta improvvisamente nella mattinata di ieri probabilmente in seguito ad un improvviso arresto cardiaco.

La tragica scoperta

Sabato 5 gennaio: quello che sarebbe dovuto essere l'ultimo weekend spensierato, a conclusione delle festività natalizie, si è trasformato invece in tragedia per un giovane di appena 24 anni e per la sua famiglia.

Siamo in Via Cuma, a Bacoli, dove Michele viveva con la sua famiglia: la sua esistenza si è spenta tragicamente nella mattinata di ieri, quando il suo cuore ha improvvisamente smesso di battere.

La notizia della sua morte ha fatto rapidamente il giro del web, gettando nello sgomento amici e parenti che hanno appreso della triste dipartita anche attraverso i social network.

I funerali del ventiquattrenne si sono tenuti questa mattina, alle ore 11.30, presso la parrocchia del quartiere dove il giovane era stimato e benvoluto da tutti.

I messaggi di cordoglio su Facebook

La bacheca Facebook di Michele è stata letteralmente inondata dai messaggi dei suoi amici e dei suoi colleghi (il giovane era un dipendente Enel), che hanno speso per lui parole d'amore, dense di tristezza e malinconia. Riportiamo di seguito il post di un suo collega, che ben sembra dipingere il carattere di questo giovane dal cuore buono, sempre disposto ad aiutare chi era in difficoltà: "Ti ho conosciuto per lavoro durante l'emergenza Enel in Abruzzo, dove abbiamo lavorato insieme.

Si, è stata una settimana molto intensa ,però fin da subito ho capito che avevo dinanzi una grande persona, un grande lavoratore instancabile. Mi ricordo che una sera dopo una riparazione su un palo nella neve eravamo tutti molto stanchi e tu dicesti " ROBY DAI A ME LA SCALA CHE SEI VECCHIARELLO". Queste parole mi tornano sempre in mente e mi fanno sorridere.

Alla fine di quella esperienza ci siamo lasciati con un abbraccio da grandi amici e tu mi dicesti " ROBY, sappi che a Napoli hai degli amici che ti aspettano e ti vogliono bene". Da allora ci siamo sempre sentiti, anche prima di Natale per scambiarci gli auguri e ti avevo detto che in primavera sarei venuto con mia moglie a trovarti.

Tu, contentissimo, mi hai subito detto " Ti vengo a prendere io e ti porto a mangiare la vera pizza, non vedo l'ora!". Mi dispiace Miky, veramente, mi dispiace immensamente. Un abbraccio alla tua famiglia! Ciao Amico mio, il tuo collega di Bergamo, Roby".