Lutto ad Aversa e Villaricca per la prematura scomparsa di Marco Calzolaio, il giovane di soli ventinove anni che da tempo stava lottando con tutte le sue forze per provare a sconfiggere il male del secolo.

La tremenda notizia

A turbare il sonno delle comunità di Aversa e Villaricca è stata la notizia giunta come un fulmine a ciel sereno nella tarda serata di ieri: Marco non ce l'ha fatta. Il ventinovenne nativo di Villaricca, ma attualmente residente ad Aversa, si è spento dopo aver lottato con tutte le sue forze contro quella malattia che sta distruggendo l'esistenza di migliaia di giovani.

Il ventinovenne sognava di convolare a nozze quanto prima con la sua Anna, la giovane fidanzata che ha saputo tenergli la mano durante la sua battaglia più importante. Eppure, quel terribile male che non conosce pietà, non ha fatto sconti neppure a una coppia di innamorati con un futuro da scrivere e un miliardo di sogni da realizzare.

I messaggi di cordoglio su Facebook

Marco era un ragazzo solare, dall'animo buono e sempre disposto ad aiutare il prossimo: all'indomani della tremenda notizia che ha scosso improvvisamente due comunità, in centinaia hanno pensato di scrivere un post sulla bacheca personale del giovane, che aveva saputo conquistare il cuore di tutti:

"Tutte le parole del mondo ora non basterebbero per descrivere l'immenso dolore e vuoto che hai lasciato- scrive Antonella, la cugina di Marco - eri un ragazzo come pochi, ti ricorderò sempre per la tua estrema educazione, il tuo garbo, la tua grandezza d'animo, ed il tuo modo di sdrammatizzare sempre tutto.

Qualità che hai ereditato dai tuoi straordinari genitori. Ciao cugino mio❣️Riposa in pace."

"Erano le 22:30 circa di una domenica, la solita intensa domenica di sport e mi stavo godendo gli ultimi istanti di relax sul divano prima di iniziare una nuova lunga settimana quando, con la mia bimba affianco a veder la tv, vedo la tua foto su un post calcistico.

Inizio a leggere le prime righe ma non voglio scendere all'ultima: mentre cerco di non far scendere gli.occhi sull'ultima riga, quella classica del R.I.P., dei cuori, etc. Mi si è gelato il sangue, ho iniziato a sudare freddo e le lacrime hanno cominciato a scendere senza sosta - scrive un amico che lo conosceva bene - sui campi di calcio si parlava sempre di te, di quanto fossi un ragazzo per bene. Buon viaggio Marco, non aggiungo altro, ti chiedo solo di dar forza ad Alessandro, a Luca, a mamma, a papà, alla tua futura moglie, a tutti noi."