Hanno tenuto per diverso tempo in ostaggio il proprietario della gioielleria, minacciandolo di morte qualora fosse entrato qualche agente di Pubblica Sicurezza della Polizia di Stato, così da impedire - di fatto - l'intervento delle forze dell'ordine. Poi, per darsi alla fuga, hanno utilizzato alcuni fumogeni, in modo da allontanarsi senza problemi e soprattutto senza essere visti e seguiti. Una rapina con scena stile film americano quella avvenuta nella giornata di ieri a Napoli, nella celebre gioielleria 'Trucchi', sita in piazza Santa Caterina a Chiaia, poco distante dalla centralissima Piazza dei Martiri e dalla libreria Feltrinelli del capoluogo partenopeo.

A mettere a segno il colpo è stata la cosiddetta 'banda del buco'.

Il racconto dei fatti

A compiere il raid criminale sono stati quattro malviventi armati sino ai denti che si sono introdotti nell'esercizio commerciale attraverso i tubi delle condutture della rete fognaria cittadina. Dopo aver messo a segno l'incursione, il cui ammontare del bottino rimane ancora in corso di accertamento, i rapinatori sono scappati seguendo la stessa strada che avevano percorso per entrare nei locali, ovvero attraverso il sottosuolo, sebbene uno dei delinquenti - probabilmente il 'palo' che aspettava all'esterno - è stato visto da alcuni testimoni oculari mentre si allontanava a piedi. All'interno della gioielleria sono stati effettuati i rilievi del caso da parte della sezione scientifica della Polizia.

Tanta paura e apprensione per i clienti presenti all'interno del negozio e per i passanti e turisti che si sono visti coinvolti - loro malgrado - un una rapina con ostaggio di quelle che si vedono soltanto al cinema.

La banda del buco

In meno di sette giorni questo è il terzo colpo portato a termine dalla 'banda del buco', gruppo di banditi, veri e propri professionisti del crimine, così denominati dalle forze dell'ordine e dall'opinione pubblica proprio per la tecnica utilizzata per entrare negli edifici da rapinare: essi, infatti, attraverso un sofisticato sistema di studio e di scavo, riescono ad attraversare cunicoli e strettoie della rete fognaria napoletana per introdursi negli esercizi commerciali, di volta in volta bersaglio delle loro incursioni.

Con la medesima strategia sono stati messi a segno i colpi - tutti ben articolati nei minimi dettagli - prima presso un istituto di credito bancario in piazza Carità a Napoli e poi nella sede dell'ufficio centrale di Poste Italiane in via Giovanni Pontano. Intanto, proseguono le indagini delle forze dell'ordine per risalire all'identità dei criminali della 'banda del buco'.