È accaduta una tragedia in provincia di Napoli nella notte tra il 5 e il 6 maggio in una fabbrica situata tra i quartieri di san Giovanni a Teduccio e Barra. Il proprietario di una fabbrica, un uomo di 57 anni originario di Cercola, A. N., si è tolto la vita. Secondo quando è stato affermato dalla cerchia dei congiunti, l'imprenditore sembra che abbia sofferto negli ultimi tempi di crisi depressive legate alla pandemia, che ha messo in ginocchio tante attività già colpite dalla crisi economica precedente. L' indusriale non era rientrato in casa nella serata del 5 maggio e la moglie, preoccupata del suo mancato rientro, ha chiamato gli altri familiari, i quali a loro volta hanno avvertito le forze dell'ordine.

Le ricerche, tuttavia, si sono concluse con il ritrovamento del suo corpo senza vita nella mattinata del 6 maggio all'interno del capannone della sua azienda sita in Via Murelle nel quartiere di Barra. L'uomo sembra che abbia lasciato una lettera per giustificare il suo gesto estremo e pertanto, oltre alla moglie, lascia anche una figlia. La polizia sta indagando per capire effettivamente cosa è accaduto realmente.

Il cordoglio di parenti, amici e dipendenti

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, mentre era impegnato in una riunione con Rete Imprese Italia, ha appreso la notizia di questa disgrazia e lo ha comunicato ai presenti. Lo stesso premier, nel corso del suo discorso, ha ammesso di non essere ancora a conoscenza dei dettagli che hanno spinto l'imprenditore napoletano a togliersi la vita, anche se ci sono state delle indiscrezioni che hanno fatto pensare ad una possibile depressione per le conseguenze derivanti dall'emergenza sanitaria in atto e i danni che sta comportando in tutta Italia.

Anche tutti coloro che lo hanno conosciuto hanno espresso parole di cordoglio e di solidarietà verso i familiari, compresi anche i dipendenti che hanno lavorato sotto la sua guida.

Le parole del sindaco di Cercola riguardo la tragedia

I parenti dell'imprenditore hanno contattato il sindaco di Cercola per dargli l'incarico morale di gestire i rapporti con l'esterno, compresa la stampa.

E il sindaco lo ha fatto di buon grado, perchè in una intervista rilasciata all'agenzia di stampa Adnkronos, il primo cittadino di Cercola Vincenzo Fiengo ha dichiarato che l'industriale non aveva nessun tipo di problematiche economiche legate all'andamento della sua azienda. Ma le voci che ha raccolto in queste ultime ore gli hanno fatto comprendere che "la sua mente era rimasta turbata e lo abbia reso sensibile a ciò che sta accadendo".

Il sindaco Fiengo ha affermato altresì che "il dolore della perdita del loro congiunto non per questo possa essere alleviato", ed ha dichiarato in ultimo la sua vicinanza personale, nonchè quella dell'intera cittadinanza di Cercola, alla famiglia. Resta ancora da capire il perché del gesto e la lettera, posta sotto sequestro insieme ad un computer ritrovato all'interno del luogo dove è avvenuto il suicidio, potrà chiarire ogni mistero.