Il Partito Democratico continua a navigare nel mare dellaconfusione e dei continui rinvii, in un viaggio nel quale l'unica effettivaazione possibile è l'attesa che accada qualcosa o che si venga obbligati daaltri a fare qualcosa. Un partito costretto a fare patti col diavolo pur di noncadere nella rete del Movimento 5 Stelle di Grillo che lo avrebbe costretto ad una dietadimagrante, nel caso di un eventuale accordo di governo insieme.
Pur di non rinunciare a tutti quei privilegi che negli ultimidecenni si sono cuciti addosso, i più anziani e autorevoli esponenti dellasinistra si sono lasciati travolgere da una nullità politica devastante assecondandoi capricci del loro avversario politico di sempre, Silvio Berlusconi.
Una cosa assolutamente inedita per un partito la cuiproclamata ragione di esistere è sempre statadistruggere Berlusconi e il berlusconismo. Il Cavaliere è riuscito invece acacciar via ogni residua dignità da un soggetto politico disgregato,coinvolgendolo addirittura contro l'idea stessa di legalità ed elevandolo al rango di vero e proprio socio in affari anticostituzionali e sfasciistituzionali, vedasi lo sciopero del Parlamento contro la Magistratura.
La verità, anche se i media fanno finta di non vederla perevitare di raccontarla, è che il Pd si è infilato in un vicolo cieco ed ora ècostretto a seguire Berlusconi fino alla fine, perché non ha né leidee, né la possibilità di staccarsi dall'abbraccio mortale, è un ensemble dovesono tutti per nessuno e nessuno per tutti.
Un corpo con mille teste e dunqueacefalo che governa, in automatico, sulle nefande indicazioni di Bruxelles egli interessi di bottega. Se sisfasciano le larghe intese non è in grado di affrontare le elezioni, qualunquecosa dicano i sondaggi, né di mettere in piedi un programma realistico per ilPaese.
Volevano cacciare Berlusconi e ora fanno la serrataparlamentare per tenerselo ben stretto perché sono coscienti di una sola cosa: conquesto alzheimer galoppante, la caduta del Governo Letta, segnerebbe, in questomomento, la sparizione del Pd che di fatto consegnerebbe i suoi elettori alMovimento 5 Stelle di Beppe Grillo che, in coerenza almeno, non li tradirebbe.