Questo articolo non è una opinione ma una bocciatura politica dello Stato e dei governi che si sono succeduti (non importa il colore politico in quanto tutti egualmente colpevoli), relativamente alle modalità di gestione e trasparenza dei beni e denari sequestrati e confiscati alle organizzazioni mafiose. L'informazione su questo argomento è sempre alquanto lacunosa e superficiale; i cittadini sanno poco o nulla e gli strumenti informativi non ci sono.

Diamo allora qui qualche informazione. Lo sapevate della esistenza della ANBSC (Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alle associazioni mafiose) che è composta in tutto pensate solo di una trentina di dipendenti?

Forse qualche forestale in meno in Sicilia e qualche dipendente in più qui sarebbe cosa migliore! Lo sapevate del'esistenza di un fondo chiamato F.U.G. ( Fondo Unico di Giustizia) nel quale confluiscono le somme di denaro sequestrate alle mafie ed i proventi derivanti dalla vendita dei beni confiscati? Sapete a quanto ammonta, il valore dei beni confiscati?

A detta del prefetto Giuseppe Caruso, direttore uscente, dato aggiornato al gennaio 2013 in quanto poi non più fatti aggiornamenti, tale valore si aggira sui 30 miliardi di euro di cui il 10%, pari a ben 3 miliardi di euro, costituito di denari depositati in posta o banche e quindi immediatamente disponibili. Non più tardi del 27 febbraio 2014, il procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti, presentando la relazione della DNA alla sala degli Atti parlamentari della biblioteca del Senato disse: "ANSBC deve funzionare meglio".

Aggiungiamo noi, che se funzionasse meglio non si vanificherebbe quanto di buono Guardia di Finanza, Polizia e Carabinieri stanno facendo nella lotta contro le mafie.

Occorre rivedere l'impostazione di ANBSC (agenzia preposta alla gestione beni confiscati) per renderla effettivamente utile e produttiva.Va trasformata da agenzia burocratico-amministrativa in una agenzia concretamente operante sul territorio, con funzioni di garante ed ente controllore della conservazione e destinazione del patrimonio costituito dai beni tolti ai malavitosi.

Quanto viene recuperato è bene comune dei cittadini costituisce un loro "tesoretto": essi debbono saperne il valore la consistenza l'ubicazione e l'eventuale destinazione o cessione.

Bisogna creare un sito gestito da ANBSC dove far confluire tutte queste informazioni, e pretenderne un aggiornamento continuo e tempestivo.

Ogni cittadino dovrebbe poter entrare nel sito, digitando il proprio codice fiscale, e vedere la situazione aggiornata del suo "tesoretto". Mettiamo queste informazioni in rete a disposizione di tutti per evitare che qualche bene scompaia o finisca malauguratamente nelle mani sbagliate. In uno stato democratico, sono i cittadini che controllano gli organi dello stato e non il contrario.