Con l'avvicinarsi delleElezioni Europee, e le incertezze sull'andamento del voto di domenica in molti paesi dell'Unione, dove il sentimento anti-europeista, in ascesa da tempo, ha raggiunto livelli mai toccati prima, i mercati e le borse corrono ai ripari e correndo ai ripari, provocano l'aumento di quel tasso, periodicamente molto in voga e in altri periodi quasi sconosciuto, che è lo spread, ovvero la differenza di rendimento tra i titoli di stato di un paese e quelli del bund tedesco, usato come riferimento.

È di quest'oggi la notizia, riferita dal "Corriere della Sera" nella sua edizione on line, che questa mattina lo spread italiano ha toccato nuovamente i 200 punti, livello che non raggiungeva oramai da tempo, dallo scorso febbraio per la precisione, e che inizia a preoccupare gli economisti, anche in virtù del periodo di costante crescita dello spread negli ultimi tempi.

La borsa di Milano quest'oggi ha poi aperto in calo di 0,68 punti percentuali, seguendo lo stesso trend di altre borse europee come Parigi e Londra.

Alla vigilia delle Elezioni dunque la borsa prova a correre ai ripari e a suggerire, tramite i suoi movimenti, se non si vogliono provocare reazioni nei mercati che dissestino l'economia e le società di molti paesi dell'Unione, un orientamento di voto che sia favorevole a quei partiti e movimenti che spingono per un'Europa forte, centralizzata e sottomessa al volere nevrotico e irrazionale di banche e mercati. Preoccupati di conservare la propria esistenza, anche a discapito dei cittadini europei.