A scanso di equivoci, premetto che rispetto ogni essere umano che dimostri di avere rispetto per gli altri esseri viventi, tutti, senza distinzione di specie, sesso o religione.  Per tutti gli altri, al contrario, non provo alcun sentimento di stima. Ogni anno, il 21 giugno, ha luogo una festa, che viene chiamata dai più "festival tradizionale", in Cina, per festeggiare il solstizio d'estate. Ma la festa nasconde, in ogni piccolo negozio, nei minuscoli mercati e praticamente ovunque, gabbie in cui vengono stipati cani per essere ammazzati, dopo torture di varia natura, per poi essere cucinati e mangiati.

Sì, perché la "tradizione" prevede che si beva vino di litchi e si mangi carne di cane, di qualsiasi cane, anche del randagio che per sua sfortuna si trova a passare per le vie di Yulin, nella Cina meridionale. Li bastonano fino a ucciderli, li tirano fuori dalle gabbie e li immergono in pentoloni di acqua bollente. 

La leggenda tradizionale cinese dice che il consumo di carne di cane - che peraltro avviene ogni giorno, ma raggiunge il culmine della strage attorno al 21 giugno - allontani gli spiriti maligni e le malattie. Si crede anche che possa aumentare le prestazioni sessuali maschili, per questo viene impiegata nella medicina tradizionale cinese ed è soggetto principale delle medicine prescritta dai medici per il trattamento di patologie come l'impotenza e la cattiva circolazione.

Ogni anno circa 15.000 cani vengono uccisi per questo scopo, e sono per lo più randagi o cani rubati. Vengono raccolti con furgoni, ammassati l'uno sull'altro, in attesa di essere bruciati vivi e scuoiati.

Metto personalmente in secondo piano la questione salutistica, visto che i cani in questione non vengono evidentemente sottoposti ad alcun controllo veterinario, ma solo brutalmente e immediatamente uccisi.

Metto invece davanti a tutto l'aspetto etico del cibarsi di creature che sono fedeli all'uomo ma troppo spesso sfruttate e brutalizzate. Naturalmente non ne faccio una questione di specie, la carne di qualsiasi essere senziente, un cane, un maiale, un gatto, un pollo, un pesce, un mollusco, una mucca o un manzo.. per me tutti uguali.

L'animale uomo non ha alcuna ragione di sentirsi superiore e quindi di usare gli animali per i suoi scopi.

A questo punto tanti di voi lettori staranno dicendo: Ma l'uomo è da sempre carnivoro....il fisico umano ha bisogno delle proteine, che sono presenti solo nella carne... E allora rispondo chiedendo a questi lettori di fare una semplice ricerca su internet circa la quantità di proteine sane presenti in un broccolo e quelle - meno salutari - presenti in una fettina. O di quanto Omega3 si trova in un pesce e quanto se ne trova in alcuni vegetali, come la soia, l'olio di lino, ecc. Io sono vegana per scelta etica, non per una questione salutistica. E ogni giorno sono felice di mettere in tavola - per me e per gli altri - cibo buono e senza sofferenza né sangue di altri. Quanto alle fatidiche tradizioni cinesi, perché non continuano a fare le feste con il dragone di carta e lasciano in pace chi ha lo stesso diritto di vivere che hanno loro?