Sicuramente, ai nostritempi, l'Europa, e soprattutto l'Unione Europea, staattraversando uno dei periodi peggiori, se non il peggiore, della suaintera esistenza, che ne mette perfino in dubbio la legittimitàstessa. È ovvio che in un simile contesto storico, ciò cheserve ai cittadini del Vecchio Continente sono soluzioni che possanoaiutare a ritrovare la strada smarrita e potere costruire un'Unionesolida e forte, davvero unita.

Molti potrebbero pensareche bisogna puntare sul lavoro, piuttosto che sull'uguaglianzasociale, oppure sulla qualità della vita.

E invece ci sisbaglierebbe alla grande: tutte queste soluzioni non sono quelle cheaiuteranno l'Europa ad uscire dalla crisi e a conquistare popolaritàpresso i suoi cittadini. La soluzione però esiste, perfortuna, e ce la dà nientemeno che il presidente degli Stati Uniti,nonchè comandante in capo della forze armate americane, BarackObama, il quale, come riporta nella sua edizione on line il"Fatto Quotidiano", dalla Polonia, dove si era recato peruna visita istituzionale, chiede all'alleato europeo che si facciaretromarcia circa i tagli effettuati alla difesa, oall'attacco sarebbe meglio dire, a causa dell'ingente crisi economicache sta esasperando gran parte del continente e molti milioni dipersone al suo interno.

Perciò crisi o noncrisi, secondo Obama, la spesa militare non dovrebbe subirealcun taglio, ed anzi, quelli già effettuati andrebbero eliminati,così da ripristinare il fondo intero per potere piùagevolmente sostenere la politica estera, sempre molto attiva,dell'alleato americano e della Nato, o di parte di essa, nellescacchiere più delicate del mondo e della stessa Europa, leggasisituazione Ucraina-Russia.

Anche perchè, come dichiara ilpresidente americano, gli U.S.A. hanno già stanziato oltre unmiliardo di dollari per nuove forze armate di terra, acqua ed aria.Alla faccia della crisi economica. E degli interessi dei cittadinieuropei.