Nelle favole che si raccontano ai bimbi l'inizio classico è "c'era una volta", questo stesso inizio ora lo si usa per i racconti che alcuni personaggi fanno agli adulti.

Perchè la cosa sia chiaroa farò alcuni esempi, tenendo presente che i nomi siano appannaggio dei lettori di questo giornale.

C'era una volta il Presidente di una repubblica non di bananas, di fronte alle accuse che gli venivano mosse (correva l'anno di grazia 1978) si dimise, senza far distruggere registrazioni e neppure guidando l'organo giudiziario al fine di favorire scelte consone al potere.

Il presidente di cui narra la favola, comportandosi come un leone, non firmò mai leggi ad personam o lodi che dir si voglia e non graziò mai membri della CIA.

Nel secondo episodio si racconta di un gobbo, tale Belzebù, che nonostante in un processo risultasse prescritto per mafia non ebbe mai stallieri di quella famiglia e/o possedette televisioni alternative che utilizzassero gratuitamente strumenti della televisione di Stato ed operasse in una sorta di co-monopolio.

Il nostro gobbo conobbe quel che venne definito il peggio della Storia della nazione non di bananas, partecipò con un socio reale alla creazione di norme che permettevano ai killer di stato di sparare sui manifestani ed il suo ministro dell'interno diventò in seguito presidente.

Con la sua vena umoristica, tale ex ministro, picconò ed usò il gladio per salvare lo staterello dal pericolo democratico e lo mantenne alla servitù di un grande stato guerrafondaio, ma liberale.

Nel terzo episodio si racconta di un imprenditore, avvezzo alle mazzette per i politici, ai contatti con la mafia per anteposta persona, alle frequentazioni con avvocati corruttori, che un bel giorno, dopo aver acquistato una villa macchiata di sangue, creò un partito politico con persone di tal fatta, cancellando in un momento l'idea democratica e diventandone il proprietario.



Utilizzando la sua immunità come impunità per farsi firmare leggi su leggi a suo beneficio, quando la sorte ria e avversa gli si rivoltò contro, trovò un personaggio, florentini natione non moribus, che chiedendo una vocale vinse la competizione in un quiz-partito, rendendo i suoi compagni schiavi, servi e privi di voce, pensate ad esempio che nessuno ebbe mai il coraggio di dirgli "il re è nudo", oppure "l'Europa ci ha condannato per i privilegi della Casta, cambiamo regime".



Le sue vestali inneggianti parlavano dai boschi di riforme ineludibili e necessarie, arrivando a giustificare come la nazione potesse esser cambiata nelle regole anche con i pregiudicati (si mormora che al prossimo giro parteciperà tutta la sacra corona unita e la camorra, la mafia ne fa già parte), ma il tema lavoro o riforme che potessero portare i cittadini nel contesto europeo furono banditi, anzi accuse precise di concussione erano il biglietto da visita per incarichi governativi.

Bei tempi quelli delle favole, pensate semplicemente al risparmio energetico creato con questo modo di procedere, per il fresco lavoratori e pensionati di sesso maschile possono mettere le mani aperte all'altezza dell'ombelico e sentire il vento che proviene dal basso, senza necessità di consumare energia elettrica.



Per il caldo basta ascoltare le promesse ed osservare i fatti che la genia chiamata Casta propone come colpi di genio, l'immediato salire della pressione ovvia alle basse temperature climatiche.

Ora, mi punge vaghezza nel pensare se un bel giorno gli adulti si ricordassero di esser tali e cacciassero a calci nelle terga i personaggi di cui sopra dai loro incubi, la fine della storia sarebbe un signor Nessuno che direbbe "giustizia è fatta?", io credo di sì, ma per il momento sono solo favole.