Uno stato moderno, civile e rispettoso dei diritti del contribuente, non può evadere questa legittima richiesta; L'Antitrust e l'Autorità di Concorrenza nazionali degli Stati Membri UE, non riescono a dare risposte ad un "sospetto", ormai radicato nel pensiero comune, denominato "cartello", cioè accordo collusivo tra le più grandi compagnie petrolifere mondiali. L'unico attuale contrasto a questa indegna pratica contro milioni di utenti, è rappresentato dalla GDO, (Grande Distribuzione Organizzata), e dalle c.d.

"pompe bianche" e no-logo, indipendenti; in termini di risparmio, dai 9 ai 13 centesimi di euro al litro i primi e dai 4 ai 10 centesimi gli altri. L'indicatore delle quotazioni dei prodotti finiti, (Platts), per la determinazione dei prezzi finali dei carburanti, come di altra agenzia, (Argus), sembra non essere del tutto garante nei confronti delle quotazioni di mercato, costringendo l'OSCO, (Organizzazione internazionale delle Autorità di vigilanza sulle Borse), ad indicare agli operatori delle "linee guida" al fine di migliorare l'affidabilità delle quotazioni di mercato.

Quando il contribuente italiano potrà avere reali benefici da questa "liberalizzazione" (fatta in casa) sul prezzo dei carburanti?

E' pur vero che le accise presenti nel prezzo finale sono notevoli, ma è altrettanto vero che dagli oltre 100 $ al barile di qualche tempo fa, siamo da settimane sui 73/78 $ al barile, un buon 25% in meno; e dire che, di queste variazioni temporali, per la diminuzione dei prezzi, ve ne sono state molte in questi ultimi anni.

E' ormai giunto il momento che il popolo reagisca. Come? Con tutti i mezzi possibili ed immaginabili che la civiltà odierna ci offre: inviare proteste tramite l'informazione indipendente, la rete internet, messaggi di posta elettronica e di posta certificata verso tutti i responsabili di questa autentica truffa "democratica", (nel senso che investe tutti, sia i più abbienti che i meno abbienti), ma sicuramente mal sopportata dai meno abbienti, i quali hanno ridotto sensibilmente gli spostamenti in automobile.

Invito tutti ad un commento costruttivo per iniziare un vero "percorso" di protesta verso questa ingiustizia.