Il M5S continua a mietere consensi, costituendo oggi una seria 'minaccia' per il maggior partito di governo, il Pd, la cui emorragia di consensi ha raggiunto ormai dimensioni preoccupanti. Per il partito di Grillo si aprono le prospettive di governo, e mai come oggi, l'ipotesi di diventare la prima forza politica del paese è stata cosi reale. Ma governare, si sa, spesso fa venire fuori le spaccature e i contrasti interni.

E' molto più facile trovare punti di intesa tra persone e 'correnti' quando si ha un nemico comune da sconfiggere, ma è molto più difficile mantenere l'unità interna quando occorre fare scelte programmatiche e selezionare la classe dirigente.

Lo stesso dibattito interno in seno al M5S sui temi dell'immigrazione, capace di fare emergere le diverse sensibilità in seno alle diverse anime del movimento pentastellato, dimostrano come governare e 'fare scelte' comporta sempre un sacrificio in termini di unità di intenti.

Fino a ieri, il partito ideato da Grillo, incanalava il dissenso e i malumori dell'antipolitica, il cui punto di forza, quando si aggrega consenso, è proprio la trasversalità. Ma è proprio la stessa trasversalità che può diventare un tallone d'Achille quando si tratta di costruire un programma credibile e condiviso. L'interclassismo è un'altra prerogativa dei movimenti antipolitici, che abbracciano in modo uguale, autonomi e operai, anticomunisti e antifascisti, disoccupati e non.

Identikit dell'elettore del M5S

Non è un caso che un terzo degli elettori che votano M5S si dichiarano apertamente di 'sinistra', mentre il 20% si definisce di 'destra', mentre una quota minore (il 10%) si colloca a centro. Addirittura un terzo degli elettori del M5S, rifiuta categoricamente ogni visione 'manichea' della politica, disconoscendo le etichette di destra e sinistra e collocandosi al di fuori degli schemi classici.

Circa un terzo degli elettori si dichiara apertamente contrario alla partecipazione a grandi coalizioni con partiti minori, mentre la maggioranza gradirebbe piccole coalizioni solo per determinati scopi e progetti. Eterogenea è anche la visione sul riconoscimento dei diritti delle famiglie omosessuali e sulla lotta di contrasto all'immigrazione clandestina. Per questa ragione il M5S è sempre condannato a non seguire una strada certa ma a cambiare sempre direzione per mantenere stabile il proprio consenso.