Cercasi leader spirituale disperatamente, ma anche no! Dentro la sinistra il cantiere del confronto è sempre aperto, vuoi per le riforme, vuoi per la filosofia che dovrebbe ispirarne l'azione politica. Fatto sta che le due anime ormai accertate che abitano la sinistra italiana raramente trovano un punto d'incontro e spesso si cerca l'alternativa alla vecchia politica fatta in passato.

Corbyn al posto di Tsipras

L'ultimotema politicosu cui si è aperto un confronto ha un nome e un cognome: Jeremy Corbyn, il 66enne inglese che da circa una settimana è il nuovo presidente dei laburisti inglesi, avendo vinto le primarie del partito con il 59% delle preferenze.

Ma soprattutto è l'uomo che sembra aver soppiantato nei cuori della sinistra italiana Alexis Tsipras. Chiodo schiaccia chiodo, potrebbe sintetizzare chimagari ha vissuto il cedimento del leader greco alla corte della Merkel come un tradimento insuperabile.Oggi c'è chi guarda a lui, Corbyn, come ad un nuovo faro in quel mare tempestoso che sembra trascinare sempre più lontano da porti sicuri la storia dei valori fondanti della sinistra italiana. Qualcun altrosempre nella stessa sinistra invecenon la pensa così e dandogli uno scrollone cerca di svegliare il benpensantedal sogno, spiegandogli che nel frattempo qualcosa è cambiato e bisognerà tenerne conto se si vuole sopravvivere. Corbyn però, incalzano i sostenitori, appassiona i giovani perché è un politico anti sistema e ha la virtù di crederci ancora, che offre prospettivecon una difesa di valori non negoziabile, come giustizia sociale, pace etc...

in unmondo che pare rovesciarsi e inciampare nel contrario.

Ideali di sinistra applicabili alla realtà?

Balle! risponderebbe a questo punto un personaggio di Tennessee Williams. Quelli di sinistra sono tutti ideali che non si confrontano con la realtà che è fatta di occupazione, Pil, debito pubblico, insomma la solita sinistra autolesionista che in Inghilterra può permettersi didare fiato ai sogni, visto che prima del 2020 non potrà neppure battersi per governare e lo fa coltivando in solitudine le fantasiose ricette di Corbyn che, c'è da giurarlo, alimenteranno la marginalizzazione dei laburisti spingendoli a facili posizioni anti europeiste, anche perché la stessaEuropa è apparsa inadeguata nel gestire certe crisi degli ultimi mesi.

Ora in tutto questo filosofeggiare a qualche domanda bisognerà pur dover rispondere: nel sistema di oggi c'è ancora spazio per certi idealio no? Una filosofia politica davvero di sinistra può ambire a farsi forza governativa o è condannata per sua stessa natura all'opposizione?