Una via di mezzo tra un condono ed un patteggiamento fiscale, questa la novità che la Legge di Stabilità ha riservato al capitolo Equitalia. Il Concessionario per la riscossione sta per essere chiuso, con tutte le sue azioni che passeranno direttamente all’Agenzia delle Entrate e come ultimo suo atto, concederà ai propri debitori una sorta di sconto sulle cartelle ancora da pagare. Negli ultimi giorni, l’argomento è stato largamente trattato ed accompagnato da critiche e perplessità.

L’argomento del giorno

Tra ieri sera ed il giorno prima, non c’era trasmissione TV che non trattasse l’argomento Equitalia.

Per esempio, il Ministro Padoan, nel rispondere a numerose domande circa la nuova rottamazione delle cartelle di pagamento, è stato alquanto vago, proprio perché bisogna mettere nero su bianco il decreto. Inoltre, la Legge di Bilancio ha avuto il via libera del Consiglio dei Ministri, ma questo non è che il primo step della manovra. Adesso bisognerà avere il parere positivo di Bruxelles e poi inizierà il passaggio parlamentare che può apportare, ove necessario, modifiche a tutti i provvedimenti e quindi anche a questo su Equitalia. Sulla TV “LA7”, durante il programma “La Gabbia” di ieri 19 ottobre e poi su Canale 5 a Matrix, si è ampiamente parlato di questo argomento, ma più che sciogliere dubbi, questi sono aumentati.

Molti i problemi

I rappresentanti del Governo e della sua maggioranza, come il Viceministro Zanetti, definiscono la nuova rottamazione come un toccasana per milioni di contribuenti. L’obiettivo dichiarato dell’Esecutivo è incassare almeno 4 miliardi di vecchi debiti (pare siano in tutto 50 miliardi) ora fermi e non incassabili.

Per questo nasce la nuova rottamazione dei ruoli che consentirebbe agli italiani di chiudere la partita con il fisco pagando meno del dovuto. Questo perché per le cartelle pendenti saranno annullati interessi e sanzioni che di fatto ridurranno il dovuto. Gli interessi eliminati però non dovrebbero essere tutti, perché riguarderanno solo quelli dovuti prima che il tributo evaso sia finito ad Equitalia.

Gli interessi legali quindi saranno ancora dovuti, così come l’aggio di Equitalia che oggi è al 6% e sembra scenderà a 3%. A conti fatti, in moltissimi casi, le cartelle, per quanto riguarda gli importi e quindi il debito dei contribuenti si ridurrebbe comunque della metà.Possiamo ipotizzare quindi che l’ultimo atto che farà Equitalia prima della sua confermata morte, sarà l’invio, ad inizio 2017, a casa dei contribuenti, di una lettera con gli importi che il Concessionario contesta, con l’invito alla rottamazione.

Un assist per la casta dei grandi evasori

I contestatori del Governo sono sul piede di guerra, perché secondo loro dietro la rottamazione c’è l’aiutino ai grandi evasori. Dopo la voluntary disclosure dello scorso anno che ha consentito a chi aveva soldi non dichiarati, anche su conti esteri, di dichiararli.

Una sorta di autoaccusa di evasione che aveva un trattamento agevolato come incentivo a venire fuori. Pare che l’operazione si ripeterà anche quest’anno, con quella che ormai è definita “norma Corona” che consentirà di dichiarare anche il contante derivante da guadagni in nero come scoperto a casa del re dei paparazzi. Il problema è che, affiancato alla rottamazione, questo permetterà ai grandi evasori di sfruttare una Legge che nasce per aiutare i deboli, ma finisce per essere un assist ai milionari che evadono. Chi non ha niente da perdere, che non riesce a pagare 5.000 euro di cartelle, probabilmente non ne pagherà nemmeno la metà. Ecco perché non tutti i crediti che il Governo spera di incassare saranno pagati.

Probabilmente usufruiranno di questo sconto i debitori miliardari che prima di tutto potranno ottenere sconti di diversi milioni su quanto devono al Fisco e poi, grazie alla norma sull’emersione del contante, di fatto ripuliranno soldi in nero pagando poco.