Mentre il PD affronta la pagina forse più dura della sua storia, mentre le varie correnti interne fuoriescono, mentre si profila un congresso sanguinolento con l’ex magistrato e attuale governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, in Italia gli unici problemi sembrano essere le buche di Roma, la giunta e le polizze intestate a Virginia Raggi. Le principali prime pagine delle maggiori testate cartacee, servizi in prima serata e intere trasmissioni: tutto dedicato a un paio di assicurazioni sulla vita a nome della sindaca di Roma. Certo, la notizia c’è e va raccontata come è giusto che sia, riservandole però il giusto spazio, ossia qualche riga sui giornali e qualche secondo nei Tg nazionali.

Ma mentre il clamore dei principali media si focalizza sul Movimento 5 Stelle, si dimentica però qualcosa di gravissimo che sta accadendo: lo scandalo degli appalti Consip, per il quale sono attualmente indagati dalla procura di Napoli, oltre due ufficiali delle forze armate, anche l’attuale ministro e uomo di fiducia di Matteo Renzi, Luca Lotti, nonché il papà dell’ex primo ministro, Tiziano Renzi.

Sia chiaro che essere inseriti nel registro degli indagati non significa neanche lontanamente essere colpevoli, ma resta una questione Politica che vede un intrecciarsi di nomi, fondazioni e bonifici, che qualche perplessità la lascia. Così come fa restare di sasso, la poca informazione che circola su quello che può essere ritenuto il più grande appalto d’Europa, nel quale il ministro dello Sport Lotti è indagato per favoreggiamento e rivelazione di segreto d'ufficio, mentre Tiziano Renzi dovrà rispondere dell’accusa di aver commesso traffico di influenze, contestato in concorso con altri: un reato inserito nel codice penale dal 2012 che mira a colpire anche il mediatore di un accordo corruttivo al fine di prevenire la corruzione stessa.

E il Movimento 5 Stelle?

In tutta questa baraonda, dove il gruppo di Beppe Grillo è costretto a difendersi spesso da accuse insignificanti, che vengono però rimbombate dai mass media, i sondaggi sembrano però premiare i 5 Stelle, che sono a pochissima distanza dal Pd. Un testa a testa che, però, visto il prossimo congresso, le indagini che riguardano pezzi grossi del parlamento, e considerando il buon lavoro svolto dalle donne e dagli uomini pentastellati, potrebbe modificarsi a breve, con uno scatto in testa del Movimento. Sperando che ne venga data notizia.