Dolcetto o scherzetto?
Da qualche anno in tutti i paesi dell’Europa sta prendendo piede una tradizione che non appartiene alla nostra cultura e che ha come oggetto il macabro, vampiri, scheletri, fantasmi ed elementi spaventosi. Parliamo della festa di Halloween, che, molto lentamente, si è insinuata nella nostra cultura, diventando un “appuntamento fisso”, e rientrando nei programmi di studio di tutti gli istituti di istruzione. Per i bambini rappresenta un’occasione in più per poter partecipare ad una festa in maschera, per fare giochi e scherzi, travestiti da fantasmi o streghe.
Basti pensare a quante feste in maschera vengono organizzate per il 31 Ottobre, o ai tanti bimbi che girano per le strade e bussano i campanelli chiedendo “Dolcetto o scherzetto?”.
Il vero significato della festa
A molti è sconosciuto il vero senso di questa festa, che nasconde un significato macabro. Potrebbe essere quasi considerato come un inno alla morte, agli zombi, alle anime dei defunti che non hanno trovato la pace eterna e passano il tempo a spaventare uomini e bambini.
L'impegno delle comunità cristiane
Le comunità cristiane stanno cercando di eradicare questa tradizione, proponendo un’alternativa che ponga maggiormente l’attenzione sul significato del 31 Ottobre. Questo è il giorno che precede la festa di Ognissanti, durante la quale si celebrano i nostri Santi protettori e gli Angeli custodi.
A tal proposito, da qualche anno in Italia e in molti altri paesi cristiani è nata un’iniziativa che vuole fare nuovamente risaltare l’importanza della vigilia della festa di Ognissanti. E’ la festa di Holy-ween, che si contrappone ad halloween. Si tratta di una festa in maschera, a cui i bambini possono partecipare mascherati da Angeli, indossando un’aureola o ali, o con elementi raffiguranti il Santo protettore di cui portano il nome.
Si balla, si canta e si propongo tanti giochi ai bambini, alcuni dei quali danno loro degli insegnamenti cristiani. Alla festa i bambini si divertono, condividono un momento i gioia con i loro coetanei, e allo stesso tempo imparano o ricordano l’importanza della celebrazione dei Santi e dei nostri Cari Defunti. C’è però da dire che è difficile che i bambini decidano di partecipare a questa nuova iniziativa, rinunciando alla festa delle zucche e dei vampiri.
Proprio per questo motivo, la festa di Holy-ween deve essere preceduta da un percorso educativo, realizzato da maestre, professoresse di religione, catechiste e volontari della propria comunità cristiana, in modo da educare i bambini alla commemorazione dei Santi e dei Defunti. Questo percorso prevede dei giochi, canzoni sui Santi, laboratori creativi e letture da commentare.
Nei paesi in cui queste attività si svolgono da qualche anno, a mano a mano si nota un’adesione crescente da parte degli alunni, che anche attraverso il gioco, comprendono il significato di Holy-ween e di Halloween, in modo tale che siano loro a decidere da che parte stare e a quale festa partecipare. Se non c’è un’alternativa, i ragazzi e i bambini saranno sempre portati ad andare ad una festa i maschera travestiti da fantasmi o zombie; ma se vengono educati sul valore e sul significato della festa di Holy-ween, saranno in grado di decidere da soli a quale tipo di celebrazione aderire.
Si propone inoltre, di regalare ai partecipanti una luce, da poter accendere nella notte tra il 31 Ottobre e il 1 Novembre, in ricordo dei propri Cari.
Buon Holy-ween, ai cristiani e a chi, pur non credendo nei Santi, crede nell’importanza dell’aldilà per i Defunti.