Gilda Piersanti è una noirista italiana nata a Tivoli, ma che ha sempre vissuto - culturalmente - con i piedi in due scarpe: quella italiana e quella francese. E' una dei pochi artisti italiani - come Paolo Conte, Leonardo Sciascia ed il compianto Gianmaria Testa - che hanno avuto più fortuna in Francia e lì sono stati adottati. In Italia la sua serie giallo "Stagioni assassine" è pubblicata dall'ottima "La nave di Teseo" ma è stata una produzione francese Astharté&Compagnie che da questi scritti ha realizzato quattro episodi per il piccolo schermo che sono andati in onda prima Oltralpe su France 2, alla fine dello scorso anno, eppoi in Italia su La Effe, che possiamo considerare la vera casa italiana pay del crime di qualità.

Ebbene ancora una volta - sarà perché si fa il 'bagno nella Senna' - il poliziesco francese ha un suo ritmo ed un suo specifico che da Fred Vargas in poi, ce lo fa preferire anche con l'americanizzazione che ha colpito un po' tutti prodotti. Perché una trasposizione noir la riconosci dalla qualità della scrittura che c'è alla base e la Piersanti, insieme a Gianguido Spinelli, firma anche la sceneggiatura della riduzione tansalpina.

Trama e personaggi della serie

Ebbene la provinciale ispettrice Mariella De Luca, dopo un corso di profiler con l'Fbi, viene dirottata al commissariato parigino del dirigente Rousseau. Dopo un contrasto iniziale la De Luca viene presa a benvolere dal Commissario tanto che egli la fa accomodare nell'appartamento-atelier del figlio scomparso.

Rousseau ha una moglie (interpretata da Jane Birkin) che si trova su una carrozzina ed una storia familiare che poi sarà disvelata sempre dall'ispettrice: "perché non esistono scomparsi, solo dimenticati". Le indagini si susseguono e mentre la vita sessuale spericolata della De Luca s'intreccia anche con alcune indagini si chiariscono ruoli e professionalità, mentre Parigi emerge nella sua monumentale e storica bellezza.

La De luca e Rousseau ora viaggiano - nonostante i ruoli - sintonizzati sulla stessa linea d'onda e l'ispettrice, orfana e senza aspettative sull'amore, trova anche un padre 'naturale' ed inaspettato. Perché i noir francesi sono diversi? Perché è diverso quel popolo: strano miscuglio di laicità e nazionalismo. Cinico, ma che non rinuncia alla buona tavola ed al buon vino. Gilda Piersanti evidentemente ha lo stesso Dna culturale dei nostri cugini d'Oltralpe. Ed è subito stata accolta.