Ci troviamo in Florida, dove il 14 febbraio, nel liceo Parkland un ragazzo diciannovenne ha sparato ai ragazzi dell’istituto che si preparavano per tornare nelle proprie dimore. Il realtà il giovane, il cui nome è Nicolas Cruz è entrato nell’istituto facendo saltare prima l’allarme antincendio, cogliendo di sorpresa gli studenti che nella giornata avevano effettuato una simulazione di fuga nel caso in cui fosse scoppiato un incendio. Diciassette i morti e una decina di feriti colpiti dai proiettili del suo fucile Ar-15. Il motivo? Lo scorso anno Cruz era stato espulso dall’istituto per cattiva condotta e non avrebbe avuto mai più l’opportunità di rimediare.

“Era un tipo strano” dichiarano i ragazzi illesi dalla tragedia; “Un giorno Cruz mi ha fatto vedere delle foto sul cellulare che ritraevano dei fucili ed armi, da quel momento mi sono allontanato da lui” dice un altro.

La spiegazione criminologica

Non possiamo dare una spiegazione esaustiva al motivo e alle cause della tragedia. In questi casi possiamo limitarci ad informarci attraverso telegiornali, giornali e fatti di Cronaca Nera. La realtà è molto più complessa di quella che possiamo vedere. In particolare, già dall’antichità prende vita una branca di studio che è molto affine alla psicologia: la Criminologia. Quando parliamo di criminologia ci riferiamo all’insieme di conoscenze sul crimine, sul reo, e sulla condotta socialmente deviante e le conseguenze di questa condotta sulla vittima.

La questione diventa complessa perché, al centro di questo dibattito si sono scontrate diverse opinioni in merito alla questione riguardante l’origine del comportamento criminale.

Violenza: innata o appresa?

Come sempre, protagonista del dibattito è la controversia natura/cultura: alcuni studiosi affermano che violenti si nasce: come sappiamo o per sentito dire, il cervello si divide in due emisferi, destro e sinistro.

Secondo alcuni studi l’emisfero destro è associato ad emozioni negative quali la paura e la tristezza, di contro, quello sinistro è associato ad emozioni positive. La dominanza di uno o l’altro emisfero viene chiamata predominanza dell’emisfero. D’altra parte ci sono due aree nel cervello di nostro interesse che sono l’amigdala e la corteccia prefrontale.

La prima è associata alla sede delle emozioni mentre la seconda alla razionalità. Secondo alcuni esperti, la fisionomia delle persone criminali presenterebbe un danno fisico all’amigdala stessa che li porterebbe ad essere propensi a non rispettare le regole e ad avere comportamenti aggressivi ed antisociali.

“La violenza è un fattore complesso e non basta la biologia a spiegarlo” affermano, di contro alcuni esperti. Accanto ai geni giocano un ruolo cruciale i fattori sociali e gli eventi causali della vita di un individuo. I criminologi affermano che il comportamento aggressivo ed antisociale può essere previsto già alla nascita e in merito a questo parlano proprio della triade: enuresi, atti di piromania ed atti di crudeltà verso gli animali.

Tralasciando il fatto che in America si registrano di frequente eventi di omicidi di massa anche a causa della vendita libera di armi, alcuni esperti che hanno parlato della questione “Cruz” concordano quando si afferma che gli assassini di massa, a volte anche quelli “occasionali” possono possedere uno o l’incrocio di questi tratti:

  • Un giovane maschio compreso dall’età di 16 a 25 anni “depresso” ha un grande fascino per la violenza e le armi. La loro depressione non è diagnosticata o trattata, nel caso di Cruz, gira voce che si sottoponeva a cure psichiatriche, ma da tempo non si recava più nella clinica locale dove era in cura;
  • La depressione stessa non porta l’individuo a compiere un atto simile. Di solito c’è un evento scatenante sottostante. Nel caso di Cruz quell’evento è stato proprio l’espulsione dalla scuola ad aver innescato in lui l’atto violento;
  • Perdita di contatto con la realtà: nel caso di psicosi, una persona potrebbe avere difficoltà a distinguere ciò che vede nella sua mente dalla realtà stessa
  • Sociopatia: una persona ostile alle regole sociali. In realtà in alcuni casi possono risultare anche affascinanti poiché riescono a manipolare gli altri che li circondano, e sono sottoposti ad esplosioni emotive ed attacchi di rabbia.